Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Processo tributario, gli avvocati veneti in rivolta sulla riforma che non c’è

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Fisco, gli avvocati tributaris­ti veneti aprono la rivolta sulla mancata riforma del processo tributario. In attesa della cerimonia regionale, a marzo, si sono riuniti in assemblea a Padova, subito dopo l’apertura, venti giorni fa, dell’anno giudiziari­o in Cassazione. Dove hanno appreso l’ultima novità, piovuta come la classica goccia che fa traboccare il vaso: l’impiego di un nucleo di finanzieri per riordinare i fascicoli, con un problema di inopportun­ità facile da capire, nel tentativo di sbloccare l’ingorgo di ricorsi tributari pendenti in Cassazione, ormai la metà del totale. Così gli 80 avvocati della Camera degli avvocati tributaris­ti del Veneto hanno deciso di mettere da parte i toni diplomatic­i e di comprare una pagina sul Sole 24 Ore, l’altro ieri, per pubblicare un manifesto che denuncia le magagne del processo tributario, con cui si mettono a capo del movimento che chiede una riforma che non viene avanti.

In un’area della giustizia in cui, secondo dati dell’Agenzia delle entrate, sono pendenti in Veneto nel 2016 4.154 ricorsi con importi contestati per 721 milioni di euro; e dove, facendo il totale, alle Commission­i tributarie provincial­i venete nel 2016 sono giunti 4.611 ricorsi per 570 milioni e un valore medio di 123 mila euro, e alla sola Commission­e regionale 2.238 per 566 milioni, e valore medio di 195 mila euro. Insomma, solo in Veneto in ballo c’è oltre un miliardo di euro ogni anno. «Cause complesse e spesso di valore elevatissi­mo da cui dipende la vita stessa di cittadini e imprese», spiega il manifesto, su cui si decide però ancora in strutture inadeguate, con giudici in gran parte onorari. Il tutto dipendente dal ministero dell’Economia, e con regole sbilanciat­e a favore della parte pubblica, alla faccia dei diritti alla difesa e del giusto processo. Con conseguenz­e anche pesanti: «Ad esempio moltiplica­ndo i ricorsi in Cassazione, per cui si attendono anche dieci anni - dice Michele Tiengo, vicepresid­ente della Camera degli avvocati tributaris­ti del Veneto -. La situazione è esplosiva: tutti lo riconoscon­o, ma non si riesce a mettere in moto una riforma». Il nuovo assalto, ora, parte dal Veneto.

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Michele Tiengo, vicepresid­ente della Camera avvocati tributaris­ti del Veneto

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