Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Coniugi massacrati in giardino

Spranghe e pugnale, massacrati e lasciati sul prato. Non esclusa la rapina. «Forse stavano scappando»

- Baschieri, D’Ascenzo

TREVISO Orrore a Cison di Valmarino, nel Trevigiano. Una coppia è stata massacrata con spranghe e pugnale e lasciata in giardino. Lui pensionato di 72 anni, lei casalinga di 69, vivevano nella casa rurale della frazione di Rolle. A trovare i corpi la figlia 45enne. È entrata, ma i suoi non c’erano: le stanze in disordine, come rovistate da qualcuno che voleva fare in fretta. Tra le piste l’ipotesi della rapina. «Forse stavano scappando». Torna l’incubo di Gorgo.

CISON DI VALMARINO (TREVISO) Lui con la testa fracassata. Lei con un taglio profondo alla gola e ferite alla schiena. Loris Nicolasi, 72 anni, e Annamaria Niola, 69 anni, sono stati trovati così, ieri, dalla figlia Katiuscia, 44 anni, nel giardino della loro villetta di Borgo Marzolle a Rolle di Cison di Valmarino, Treviso. Uno dei borghi più belli d’Italia si è trasformat­o nello scenario spettrale di un duplice omicidio compiuto senza che, apparentem­ente, nessuno si accorgesse di nulla. Non la figlia, che pure viveva accanto ai genitori, nell’ex osteria che il padre aveva gestito almeno fino all’86, e che ieri mattina era uscita all’alba per il turno al casello dell’Autostrada. Non i vicini, anche se il gestore del B&b «La casa di Emmanuel», proprio in quella via, dice di aver avvertito due colpi ieri mattina, prima di sentire l’ambulanza che arrivava, chiamata, purtroppo inutilment­e, dalla figlia. E nemmeno «la signora del pane», la fornaia che ogni giorno consegna il pane agli anziani della via e che ieri mattina alle dieci, dopo aver suonato e non aver ottenuto risposta, ha lasciato il pane che marito e moglie le avevano ordinato, ai piedi del cancello, a bagnarsi di neve. Loris e Anna Maria potrebbero dunque essere stati uccisi ieri mattina, o addirittur­a l’altroieri notte. I loro corpi non sarebbero stati trovati subito perché protetti alla vista dalla casa, anche se in giardino, come se stessero scappando dall’assassino o dagli assassini: la figlia ha visto prima il padre, in fondo al giardino, poi la madre, a fianco della casa. La donna era riversa in un lago di sangue con ferite alla schiena, forse da un pugnale che ora si cerca, l’uomo dietro, con la testa fracassata da un oggetto pesante, forse una spranga o un tondino con un lato appuntito che gli ha provocato lesioni in tutto il corpo. In una Rolle avvolta dal freddo e ghiacciata in una temperatur­a a -4 gradi, la donna in giardino era vestita pesante, come se già si fosse trovata fuori quando è stata colpita, mentre l’uomo era vestito più leggero, come se la mano che l’ha ucciso l’avesse colto di sorpresa in casa per poi farselo scappare anche se solo per un attimo.

Dentro, la casa dove Loris e Annamaria vivevano da una vita, era sottosopra, particolar­e che non fa escludere agli inquirenti – i carabinier­i di Vittorio Veneto e Treviso e il pm di turno Davide Romanelli - la pista della rapina. Oltre alla figlia Katiuscia che viveva accanto a loro, le due vittime avevano un altro figlio, che risiede all’estero, in Germania. Perché sono stati uccisi? Regge il movente della rapina? Lui ex bidello, lei casalinga, possedevan­o, certo, una villetta e l’ex osteria in ristruttur­azione, ma vivevano, come molti della zona, da una vita in quella casa. E poi perché massacrarl­i, ucciderli barbaramen­te per una rapina finita male? Perché rischiare di lasciare tracce sul luogo del delitto? Per rubare cosa? E perché inseguirli fin fuori casa? Sono molti i dubbi che nelle prossime ore gli inquirenti dovranno sciogliere. A cominciare da cosa manca in casa. Dopo la scoperta dei cadaveri, portati via in serata nelle bare dall’agenzia di pompe funebri, i carabinier­i sono entrati nella villetta per fare l’inventario e capire cosa potesse essere stato portato via. Loris e Anna Maria potrebbero essere vittime di un balordo, ma in queste ore si scava nei rancori di paese e anche in possibili beghe familiari. Come se anche per un balordo fosse troppo il film dell’orrore girato a Rolle.

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A sinistra il posto di blocco dei carabinier­i, che hanno recintato l’area del delitto fino a tarda sera. A destra la casa dove è avvenuto il massacro. Le luci delle auto mettono in rilievo l’abitazione e, soprattutt­o il...
La scena dell’omicidio A sinistra il posto di blocco dei carabinier­i, che hanno recintato l’area del delitto fino a tarda sera. A destra la casa dove è avvenuto il massacro. Le luci delle auto mettono in rilievo l’abitazione e, soprattutt­o il...

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