Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Beraldo e i manager si comprano Coin

Il fondo inglese Bc Partners cede la catena a una cordata che dovrà gestire il rilancio

- Nicoletti

VENEZIA Beraldo e i manager guidano il ritorno in Italia della proprietà di Coin. La notizia era attesa da tre anni, da quando il fondo inglese Bc Partners, che aveva rilevato nel 2011 per 930 milioni dal fondo Pai lo storico gruppo veneto dei grandi magazzini con le insegne Coin e Ovs, aveva separato i destini delle due parti, concentran­dosi sullo sviluppo di Ovs, mandata in Borsa con Upim a marzo 2015. Su Ovs si era concentrat­o via via anche il lavoro di Stefano Beraldo, il manager veneto artefice dello sviluppo del gruppo. Coin era finita in una sorta di limbo, il cui esito, si capiva già allora, sarebbe stata la vendita da parte di Bc, nel frattempo via via scesa in Ovs fino al 18%, anticipand­o una progressiv­a uscita dal capitale giunta ora alla fase finale, visto che il fondo ha avviato la procedura di cessione.

Diverso il destino di Coin, i cui tentativi di vendita, da ultimo con un mandato alla banca d’affari Rotschild, non erano andati a buon fine. Fino alla notizia di ieri sera, con una nota in cui Gruppo Coin ha annunciato di aver ceduto l’intero capitale di Coin srl, a cui fa capo il ramo dei grandi magazzini che era diventato autonomo dal 1. gennaio 2017, con un capitale sociale di 30 milioni. Ad acquisirlo Centenary spa, la newco «gestita - come afferma la nota - dal management team di Coin e da altri investitor­i». L’acquisizio­ne è stata finanziata in parte a debito, in parte con capitale fornito dagli investitor­i del veicolo. Tra questi figurerebb­e anche Beraldo, vicepresid­ente di Gruppo Coin e amministra­tore delegato di Ovs, che comunque è l’artefice dell’operazione, che vede in campo anche una serie di imprendito­ri, secondo indiscrezi­oni veneti e toscani.

Centenary è stata costituita il 18 gennaio a Venezia dal notaio Candiani, 50 mila euro di capitale sociale e un cda a tre membri. Presieduto da Alessandro Faccio, 48 anni, e con consiglier­i Ugo Turi, 65, e Alessandro Massa, 51. A costituire la società il commercial­ista veneziano Giovanni Loi, amministra­tore unico della Team&Co srl, costituita a Venezia il 27 dicembre 2017, proprietar­ia unica di Centenary. A sua volta Team&Co, 150 mila euro di capitale sociale deliberato e diecimila di sottoscrit­to (pur se si tratta solo dei capitali d’avvio), risulta in parti uguali posseduta sempre da Alessandro Faccio e Ugo Turi. Un’acquisizio­ne da parte dei manager, dunque: Alessandro Faccio è dal 2014 capo della finanza di Gruppo Coin ed è già nel cda di Coin srl presieduto da Alberto Borelli, dopo una carriera da direttore finanziari­o di Upim e di responsabi­le degli acquisti in gruppo Coin; Ugo Turi a sua volta è il direttore delle risorse umane di Coin, mentre Alessandro Massa ne è il direttore commercial­e.

Una soluzione tutta interna dunque per il rilancio di Coin, che mantiene comunque una posizione di leadership nei department store, con una quota di mercato un anno fa del 2,1%, con i sui 42 negozi diretti per 1.800 dipendenti, che nello specifico in Veneto conta su sette negozi tra Venezia, Treviso, Padova, Vicenza e Verona con oltre 440 addetti. Il percorso di ristruttur­azione negli ultimi anni ha chiuso con decisione i negozi che non guadagnava­no. Con il risultato, nel 2016, secondo i dati di bilancio, di veder diminuire le vendite nette sotto insegna a 376 milioni di euro rispetto ai 406 del 2015, per la riduzione dei negozi da 54 a 43, ma investendo 10 milioni sull’apertura del nuovo punto vendita a Carugate, vicino a Milano. A fronte del calo dei ricavi però sta il ritorno in positivo del risultato ante oneri finanziari (Ebit) per 3,1 milioni, rispetto al «rosso» per 1,2 del 2015. Nel 2017 i ricavi sono stati di 400 milioni di euro.

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Artefice Stefano Beraldo, vicepresid­ente di Gruppo Coin

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