Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Sparò al benzinaio Baggio, condannato dopo 12 anni

- Centin

VICENZA Venerdì, davanti ai giudici,Walter Baggio (in foto) ha ripercorso la sera del 19 gennaio 2006, quella della rapina alla sua stazione di servizio. Per il 75enne, vice presidente nazionale della Federazion­e gestori impianti stradali carburanti, è arrivata l’ora della giustizia. E’ stato condannato a sei anni di reclusione l’uomo che gli ha sparato. E’ il serbo Zoran Cubrakovic, a lungo irreperibi­le, motivo del ritardo nel processo.

VICENZA «Mi sono trovato una pistola puntata in bocca e poco dopo da quell’arma è partito il colpo che mi ha ferito alla gamba». È stato lucido, preciso, il racconto del benzinaio Walter Baggio. Venerdì davanti ai giudici, ha ripercorso quella maledetta sera del 19 gennaio 2006 in cui è stato vittima di una rapina nella sua stazione di servizio.

Al 75enne, vice presidente nazionale della Figisc Confcommer­cio (Federazion­e gestori impianti stradali carburanti) ogni sequenza è rimasta impressa nella memoria e la ricorda come fosse ieri. E invece sono passati dodici anni. E solo venerdì è stato condannato a sei anni di reclusione l’uomo che gli ha sparato: il serbo Zoran Cubrakovic, a lungo latitante, motivo per cui, senza l’avviso del processo, il suo procedimen­to è rimasto «congelato» per diverso tempo. Il complice invece, Dragan Vranic, già un anno dopo la rapina aveva patteggiat­o tre anni ed era tornato libero.

Dodici anni per avere giustizia sono tanti. Ritiene che la sentenza le renda giustizia?

«È vero, tempi lunghi, ma mi ritengo soddisfatt­o del processo. È vero che il pubblico ministero aveva chiesto otto anni ma l’importante è che ci sia una pena certa, che venga scontata».

Cubrakovic non era presente in tribunale ma fuori dall’aula lei ha incontrato Vranic, il complice già condannato.

«Non ho più rivisto da quella sera l’uomo che mi ha sparato; il secondo uomo invece venerdì mi si è inginocchi­ato davanti tendendomi la mano, continuava a chiedermi perdono, raccontand­omi che ora ha moglie e figlio, che ci pensa ogni sera alla rapina e che ha capito di aver sbagliato».

E lei come ha reagito?

«Gli ho dato la mano e risposto: “Io ho già dimenticat­o, lascia perdere, ma sono cose che non si devono fare”»

Davvero ha dimenticat­o quella terribile esperienza?

«Difficile dimenticar­e quando ti sparano a bruciapelo e non importa che il colpo sia partito di proposito o inavvertit­amente come pare. Di certo quando ero all’ospedale ho meditato di chiudere l’attività ma ho deciso di tornare per vincere la paura. E l’ho affrontata subito».

Ha più avuto paura di essere preso ancora di mira?

«C’è stato un periodo, tra ottobre e dicembre: ci pensavo tutti i momenti alla rapina, ricordavo tutto, e mi assaliva la paura ad ogni auto che arrivava alla stazione di servizio, ma poi è passato».

A Thiene nel 2011 è morto un suo collega, vittima di un rapinatore, e più di recente Graziano Stacchio a Nanto ha imbracciat­o un fucile per difendere la commessa della vicina gioielleri­a in balia di banditi.

«Io, dopo quei quaranta giorni di malattia, ne sono uscito, ma ci sono benzinai che non sono sopravviss­uti e altri costretti in sedia a rotelle: mi è andata bene, mi ritengo fortunato. Un privilegia­to. La nostra categoria inseme a quella dei tabaccai è quella più a rischio»

E del collega Stacchio che pensa?

«Se, 12 anni fa, avessi avuto un’arma anche io avrei cercato di difendermi, ma non ne ho mai possedute. Stacchio per me ha fatto strabene ad agire così: la delinquenz­a italiana dobbiamo tenercela ma non mi va che dobbiamo importare anche quella straniera; gli stranieri che hanno bisogno sì, invece».

Quindi è per la legittima difesa sempre e comunque?

«Per me quando c’è una violazione, di domicilio o di un’attività che sia, il cittadino non ha solo il diritto ma il dovere di difendere i suoi familiari, i suoi averi e beni. Ma, ribadisco, non ho armi e non intendo averne».

 C’è stato un periodo in cui in ogni auto che arrivava «vedevo» un bandito

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Alla pompa Walter Baggio
 ??  ?? Ancora in servizio Walter Baggio, 75 anni, fu ferito ad una gamba nel corso della rapina al suo distributo­re il 19 gennaio 2006
Ancora in servizio Walter Baggio, 75 anni, fu ferito ad una gamba nel corso della rapina al suo distributo­re il 19 gennaio 2006

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