Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Al voto 658 mila cittadini, code all’anagrafe per i certificat­i

A Venezia tante richieste di anziani di poter votare a casa. Il sindaco di Scorzè: ci saranno file, andate presto

- G.B.; Gi.Bu.

VENEZIA Seggi insediati, schede, cabine e matite temperate per i primi voti all’apertura delle urne alle 7: tutto è pronto per le elezioni che fino alle 23 di oggi permettera­nno di rinnovare il Parlamento.

Ieri pomeriggio, alle 16.30 tutti i presidenti delle sezioni di Venezia si sono presentati al seggio, un piccolo record: nessuno dei nominati a verificare la correttezz­a delle procedure elettorali ha disertato la chiamata. Solo qualche scrutatore non è arrivato ma gli assenti sono stati immediatam­ente sostituiti. Unico neo, anche quello subito risolto: in qualche sezione tra i plichi consegnati dalla Prefettura mancava un verbale. «Nulla di grave, sono cose che capitano - spiegano all’Ufficio elettorale del Comune - siamo intervenut­i per rimediare». Intanto, ieri, all’anagrafe di Venezia c’era la coda per il rinnovo della tessera elettorale. Ma anche le altre sedi del Comune sono state prese d’assalto all’ultimo minuto prima del voto. A rallentare il lavoro degli operatori, oltre a chi si è accorto in zona cesarini di aver perso il certificat­o o di aver esaurito gli spazi per il timbro dopo aver inserito la scheda nell’urna, le tante richieste di poter votare a casa per qualche linea di febbre, il freddo o la paura di uscire di casa per le gelate degli ultimi giorni. «Non tutti hanno i requisiti per il voto da casa - spiegano gli uffici - Sono moltissime le richieste, soprattutt­o di anziani ma il voto non è un servizio a domicilio». Solo chi è in possesso del certificat­o di un medico di medicina legale, ad attestare la gravità della malattia, può avvalersi di questo diritto.

In tutta la Città metropolit­ana, le sezioni sono 820 di 4.739 di tutta la regione e 256 sono nel Comune capoluogo dove ci sono 14 seggi speciali, itineranti, e cioè si spostano tra case di cura, ospedali e carceri. Al lavoro, un esercito di 1.054 scrutatori affiancati, dalle 23 quando inizierà lo spoglio, da altrettant­i rappresent­anti di lista. Sono chiamati alle urne per rinnovare la Camera 657.485 cittadini della Città metropolit­ana, di cui 340.638 donne e 316.847 uomini. Scendono a 610.648 gli over 25 che votano anche per il Senato, 318.233 donne e 292.605 uomini. Quest’anno votano per la prima volta 721 veneziani e uno di loro, residente nella Municipali­tà insulare, diventa maggiorenn­e proprio oggi. Sono 87, invece, gli ultra centenari contro i cento dello scorso ottobre quando si votò per referendum per l’autonomia del Veneto.

Attenzione quando si esce dalla cabina a non affrettars­i a infilare la scheda nell’urna. Una delle novità di quest’anno è il fatto che ogni scheda ha un tagliando anti-frode e, prima di essere inserita nell’urna, va consegnata agli scrutatori per il controllo.

A fronte di questo passaggio in più, ieri sera il sindaco di Scorzè, sui social network, ha segnalato ai concittadi­ni: «Domani (oggi, ndr) rischio code ai seggi elettorali a causa del tagliando “anti-frode” - si legge - cercate di andare votare nelle ore più tranquille, ossia prima mattina, primo pomeriggio, sera, eviterete le possibili code che si potrebbero formare a causa di un’ulteriore procedura che gli scrutatori dovranno fare al seggio al momento del voto».

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