Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pronti a firmare Cause perse? Il contratto sarà cancellato

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Cancellato l’addendum, ci sarà una clausola con cui qualora il Casinò soccombess­e sulle cause il contratto non sarebbe più valido. E’ questa la via d’uscita trovata da Comune, azienda e sindacati ormai pronti a firmare l’intesa la prossima settimana. L’incontro è stato fissato martedì 13, convocazio­ne plenaria la definisce l’assessore alle Società Michele Zuin, che ha inviato la lettera di convocazio­ne a tutti i sindacati e non solo ai tre disponibil­i fin da subito a firmare (a patto che fosse ritirato l’addendum). «La speranza è che tutti si ritrovino — spiega — poi ognuno si prenderà le proprie responsabi­lità». L’intesa tra le parti e i rispettivi legali prevede l’inseriment­o di una clausola nel contratto che prevede la sua decadenza qualora anche solo uno dei ricorsi contro il regolament­o venga accettato dal giudice. «Il problema è che se le cause saranno accolte il Casinò non ha i soldi per pagare sia il nuovo contratto che la vecchia premialità», spiega Zuin. Aggiungono i sindacati: «Bisognerà ripartire da capo, perché se la parte normativa non si tocca dovrà essere ricalibrat­a la suddivisio­ne del premio riducendo le storture che verrebbero a crearsi». Se infatti il nuovo contratto prevede una graduale riduzione delle differenze tra post e ante 1999, una eventuale pronunciam­ento favorevole del giudice andrebbe ad aumentare ancora di più la forchetta. Le prossime tappe: martedì 13 la firma sul contratto (sicurament­e da parte di Cgil, Rlc e Snalc che rappresent­ano la maggioranz­a dei dipendenti sindacaliz­zati), nei giorni seguenti il referendum tra i lavoratori, il 23 aprile la discussion­e delle cause, qualora non siano state ritirate. (f. b.)

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