Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Brugnaro: «Lista fucsia antidoto al populismo Lega? Spero aiuti a dare più fondi a Venezia»
«Sarò fortunato, o porto fortuna, non lo so, ma tutti quelli che ho sponsorizzato sono stati eletti. Adesso ci possono dare una mano per la nuova Legge speciale per Venezia». Anche chi non ha appoggiato direttamente, come Nicola Pellicani?. «Ha ragione Cacciari, Pellicani non deve dimettersi da consigliere comunale: l’ho chiamato per fargli i complimenti, anche lui da Roma e da Venezia può aiutare la città», dice Luigi Brugnaro.
Sindaco punta ad un’alleanza trasversale?
«Noi siamo già trasversali, nel 2015 abbiamo intercettato la voglia di cambiamento e di rinnovamento con la lista fucsia, e abbiamo vinto. Guardando i risultati delle elezioni politiche mi pare chiaro che le nostre azioni sono state premiate: la coalizione ha raddoppiato i voti. Si è rafforzato il ruolo della città e della nostra lista civica che dice no al populismo e agli estremisti”». Ma soprattutto della Lega. «E che problema c’è? Ci darà una mano a portare più finanziamenti a Venezia».
Qualche problema con il Carroccio in passato c’è stato, specie per il referendum di separazione: lei non lo vuole, la Lega sì.
«Io e Luca Zaia abbiamo un ottimo rapporto, lui è costretto dal mandato del consiglio regionale ad indire il referendum che per noi però è illegittimo. Appena farà la delibera noi la impugneremo perché pensiamo che la procedura per dividere il Comune, dopo la legge Delrio, sia diversa. Vedremo cosa dirà il Tar».
E se darà ragione a Zaia e ai separatisti che chiedono il referendum?
«A quel punto parleremo di contenuti e motiveremo la nostra contrarietà alla divisione tra Venezia e Mestre. Ho avuto modo già altre volte di dire che è antistorico, che creerebbe un grosso danno alle due città e alla Città metropolitana. Una grandissima sciocchezza».
Sindaco torniamo però alla Lega, aspettano ancora un assessore.
«Non ho mai tolto niente a nessuno, tanto meno un assessore, sono loro che si sono fatti fuori da soli. Francesca Da Villa stava lavorando bene, l’hanno espulsa anche dal partito». Adesso potrebbero richiederlo
«Avremo tempo di parlarne e di fare delle riflessioni. Nel frattempo speriamo facciano il governo e che ci diano un po’ di soldi».
A proposito di governo, anche a Venezia i Cinque stelle hanno avuto un buon risultato.
«Non c’è dubbio che i cittadini siano stanchi delle solite facce e dei soliti partiti. Hanno premiato il “vaffa” e la semplificazione dei problemi. E’ chiaro che se dici che dai soldi a tutti, la gente ti vota. Ma la nostra proposta può dare delle risposte anche a queste persone».
In che senso? «Dobbiamo dare delle risposte ai loro disagi e risolvere i loro problemi, i cittadini vogliono vivere sicuri e con dignità. La nostra è una seria proposta trasversale: abbiamo ridotto il debito, assunto giovani, cambiato l’approccio sulla legalità. Dobbiamo fare un’alleanza sul buon governo».
Vuol dire che apre anche al Partito democratico?
«Il cittadino è liquido e si vede dall’analisi dei flussi elettorali. Siamo scevri da appartenenze, io non ho mai avuto una tessera di partito, non cerchiamo rivincite, facciamo la nostra proposta, anche a chi ha votato Pd o M5s. E’ questo che penso quando dico che possiamo essere un collante tra i vari orientamenti per realizzare progetti di buona amministrazione che possono essere da esempio, forse, anche a livello nazionale».
Pellicani Non deve dimettersi, può essere utile da Roma e da Venezia