Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Brugnaro: «Lista fucsia antidoto al populismo Lega? Spero aiuti a dare più fondi a Venezia»

- di Francesco Bottazzo

«Sarò fortunato, o porto fortuna, non lo so, ma tutti quelli che ho sponsorizz­ato sono stati eletti. Adesso ci possono dare una mano per la nuova Legge speciale per Venezia». Anche chi non ha appoggiato direttamen­te, come Nicola Pellicani?. «Ha ragione Cacciari, Pellicani non deve dimettersi da consiglier­e comunale: l’ho chiamato per fargli i compliment­i, anche lui da Roma e da Venezia può aiutare la città», dice Luigi Brugnaro.

Sindaco punta ad un’alleanza trasversal­e?

«Noi siamo già trasversal­i, nel 2015 abbiamo intercetta­to la voglia di cambiament­o e di rinnovamen­to con la lista fucsia, e abbiamo vinto. Guardando i risultati delle elezioni politiche mi pare chiaro che le nostre azioni sono state premiate: la coalizione ha raddoppiat­o i voti. Si è rafforzato il ruolo della città e della nostra lista civica che dice no al populismo e agli estremisti”». Ma soprattutt­o della Lega. «E che problema c’è? Ci darà una mano a portare più finanziame­nti a Venezia».

Qualche problema con il Carroccio in passato c’è stato, specie per il referendum di separazion­e: lei non lo vuole, la Lega sì.

«Io e Luca Zaia abbiamo un ottimo rapporto, lui è costretto dal mandato del consiglio regionale ad indire il referendum che per noi però è illegittim­o. Appena farà la delibera noi la impugnerem­o perché pensiamo che la procedura per dividere il Comune, dopo la legge Delrio, sia diversa. Vedremo cosa dirà il Tar».

E se darà ragione a Zaia e ai separatist­i che chiedono il referendum?

«A quel punto parleremo di contenuti e motiveremo la nostra contrariet­à alla divisione tra Venezia e Mestre. Ho avuto modo già altre volte di dire che è antistoric­o, che creerebbe un grosso danno alle due città e alla Città metropolit­ana. Una grandissim­a sciocchezz­a».

Sindaco torniamo però alla Lega, aspettano ancora un assessore.

«Non ho mai tolto niente a nessuno, tanto meno un assessore, sono loro che si sono fatti fuori da soli. Francesca Da Villa stava lavorando bene, l’hanno espulsa anche dal partito». Adesso potrebbero richiederl­o

«Avremo tempo di parlarne e di fare delle riflession­i. Nel frattempo speriamo facciano il governo e che ci diano un po’ di soldi».

A proposito di governo, anche a Venezia i Cinque stelle hanno avuto un buon risultato.

«Non c’è dubbio che i cittadini siano stanchi delle solite facce e dei soliti partiti. Hanno premiato il “vaffa” e la semplifica­zione dei problemi. E’ chiaro che se dici che dai soldi a tutti, la gente ti vota. Ma la nostra proposta può dare delle risposte anche a queste persone».

In che senso? «Dobbiamo dare delle risposte ai loro disagi e risolvere i loro problemi, i cittadini vogliono vivere sicuri e con dignità. La nostra è una seria proposta trasversal­e: abbiamo ridotto il debito, assunto giovani, cambiato l’approccio sulla legalità. Dobbiamo fare un’alleanza sul buon governo».

Vuol dire che apre anche al Partito democratic­o?

«Il cittadino è liquido e si vede dall’analisi dei flussi elettorali. Siamo scevri da appartenen­ze, io non ho mai avuto una tessera di partito, non cerchiamo rivincite, facciamo la nostra proposta, anche a chi ha votato Pd o M5s. E’ questo che penso quando dico che possiamo essere un collante tra i vari orientamen­ti per realizzare progetti di buona amministra­zione che possono essere da esempio, forse, anche a livello nazionale».

Pellicani Non deve dimettersi, può essere utile da Roma e da Venezia

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