Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Mostre private e una libreria nel palazzo che ospitò Casanova

Sgr Serenissim­a, restauro da 5 milioni. Spazi concessi a Venice Exhibition

- Gloria Bertasi

Era chiuso da anni, da quando il Comune ha spostato altrove i suoi uffici per venderlo all’asta nel 2007. Ora palazzo Zaguri tornerà aperto e visitabile da tutti. Dopo quasi due anni di cantieri e un investimen­to di 5 milioni di euro, l’edificio cinquecent­esco di campo San Maurizio diventa un museo privato con libreria e appuntamen­ti culturali. Prima mostra, «Venice secrets. Crime and justice», ossia i segreti di Venezia, crimini e giustizia. Il 29 marzo la società Venice Exhibition, la stessa che ha organizzat­o le esposizion­i «Real bodies» e, a dicembre, «Egizi» a Jesolo, presenterà la novità alla città: 2.500 metri quadrati di palazzo gotico riportato all’antico splendore. Palazzo Zaguri, come molti edifici veneziani, è avvolto da fitta tela di racconti e miti. Non ce n’è prova materiale, se non la testimonia­nza degli archivi della Serenissim­a, ma pare che nel Quindicesi­mo secolo la dimora fosse sede di una ricca collezione d’arte, voluta dai proprietar­i del palazzo, i milanesi Pasqualini. Solo dalla seconda metà del ‘500 si insediaron­o gli Zaguri, da cui il palazzo prende il nome, che tra i loro ospiti, nel Settecento, ebbero anche Giacomo Casanova. Nei secoli successivi, di quel passato glorioso rimase ben poco, nell’Ottocento, alla morte dell’ultimo erede Zaguri, la dimora si trasformò in alloggi e ci vivevano almeno trenta famiglie e furono loro ad iniziare le manomissio­ni, aprendo finestre, costruendo scale e separando stanze dalle dimensioni immense e dalle altezze insolite anche per Venezia. Nel ‘900 l’acquisizio­ne da parte del Comune che lo trasformò in una scuola elementare femminile e tra il 1965 e il 1983 c’era la scuola media Dante Alighieri, poi uffici pubblici. «Abbiamo mantenuto le tracce delle trasformaz­ioni - spiega l’architetto Alberto Torsello che si è occupato del restauro - è stata riscoperta una scala lineare che dal piano terra porta al secondo, era stata chiusa dalla scuola e ora quei 25 metri sono percorribi­le». Gli infissi della facciata gotica risalgono a cinquant’anni fa ma anche se recenti sono stati restaurati: «Sono antesignan­i del Fondaco dei Tedeschi: li produsse la stessa ditta che li ha rifatti proprio per il Fondaco», dice Torsello che non si è occupato degli allestimen­ti del nuovo museo ma solo del restauro conservati­vo e dell’impiantist­ica.

Altra novità, l’inseriment­o di scale in acciaio grezzo.

Distribuit­o in cinque piani, il nuovo museo ha 36 sale in 2.500 metri quadrati e oltre alle mostre avrà una libreria del circuito Ubik e 20 dipendenti. «Tutti veneziani - dice Mauro Rigoni, amministra­tore unico di Venice Exhibition Si è salvato il palazzo dall’ennesima declinazio­ne ricettiva». In realtà, lì un hotel non è mai stato previsto. C’era stata l’idea di fare case, ma gli spazi non lo permetteva­no. Il Comune ha venduto l’immobile a 10,6 milioni a una società milanese che a sua volta nel 2013 lo ha ceduto ad un fondo veronese, Sgr Serenissim­a, a 15 milioni, che ora lo ha dato in concession­e per quasi vent’anni a Venice Exhibition

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San Maurizio Palazzo Zaguri è un edificio cinquecent­esco che si trova in campo San Maurizio: ha cinque piani per un totale di 2500 metri quadri

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