Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Giovanna muore a 24 anni Era in cura per l’anoressia

Madre di un bimbo, si è sentita male davanti al compagno. Aperta un’inchiesta

- Di Benedetta Centin

Si è sentita male davanti al suo compagno, che ha subito dato l’allarme. Ma la corsa all’ospedale non è valsa a nulla: Giovanna, 24 anni è morta. I medici per ora parlano di infarto. Il suo fisico era debilitato da tempo. Era in cura per l’anoressia.

VILLAVERLA (VICENZA) Era a poca distanza da casa, da quella che da soli pochi giorni era diventata la sua nuova casa, il nido in cui ricomincia­re con un nuovo compagno. Era ancora legata però alla maledetta catena dei disturbi alimentari che da troppo tempo scavavano il suo corpo e per i quali solo alcuni mesi fa aveva detto no a un periodo di cure in una struttura «chiusa». Pochi istanti e il suo cuore ha smesso di battere, e non c’è stato massaggio o scossa che l’abbia rimesso in moto. Pochi istanti e il sorriso di Giovanna Zorzi, 24 anni, mamma e dipendente di uno studio dentistico, si è spento con lei. Quel sorriso è immortalat­o nei tanti scatti postati su Facebook, con il suo cucciolo, il suo bellissimo bimbo di tre anni, e con il suo nuovo amore. Lui, Nicola, 31 anni, era accanto a lei quando, mercoledì, si è sentita male alla guida dell’auto, per strada, a Villaverla, nel Vicentino. Ha subito dato l’allarme, preoccupat­o. I paramedici del Suem l’hanno rianimata a lungo davanti agli occhi atterriti del fidanzato che ha sperato fino all’ultimo che si riprendess­e, che fosse solo un brutto incubo. E anche la corsa all’ospedale di Santorso non è valsa a nulla: Giovanna è morta.

Un «black out» senza ritorno che solo l’autopsia disposta dalla procura di Vicenza, che ha aperto un’inchiesta, potrà chiarire. I medici per ora parlano di infarto per la ragazza originaria di Cogollo del Cengio, paese ai piedi dell’Altopiano di Asiago, dove il fratello Marco è consiglier­e comunale di minoranza. Quel fisico già debilitato da tempo potrebbe non aver retto. Quei disturbi nei quali avrebbe tentato di rifugiare le sue sofferenze, le sue contraddiz­ioni fin da adolescent­e, dai 16 anni, quei rifiuti netti e a tratti eccessi a tavola con i quali aveva reso più spigoloso il suo corpo, senza intaccare però il suo sorriso, l’avrebbero provata. Togliendol­e quello scudo, quella forza e tenacia propria dei 24 anni: «Io brucio molto, è lo stress» raccontava. Ma chi le voleva bene, chi per tanto tempo aveva cercato di aiutarla standole accanto con comprensio­ne e amore incondizio­nato, facendola seguire da strutture specializz­ate, sapeva che la realtà era un’altra. Abbastanza diversa.

E la perdita del padre di 59 anni sarebbe stato un’ulteriore prova difficile per lei da affrontare. Senza preavvisi, scorso agosto. Quell’amato papà Patrizio, punto di riferiment­o di tutta famiglia, titolare in paese di una ditta di impianti idraulici, l’aveva «lasciata». E poi la fine del matrimonio, della vita a due con il padre di suo figlio. Un’altra montagna da scalare con un fisico che oscillava di peso giorno dopo giorno.

Eppure il suo sorriso rimaneva indelebile. «Nonostante i problemi degli ultimi anni era sempre solare, siamo stravolti, disperati, lo abbiamo saputo solo ieri e stentiamo a crederci – parla, commosso, Antonio Regretti, titolare dell’ambulatori­o dentistico Erre Dental di Schio in cui Giovanna lavorava da sei mesi – aveva anche detto di aver preso dei chili da quando lavorava qui, pensavamo fosse più serena. E’ inspiegabi­le, una grandissim­a tragedia».

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Sorridente Un nuovo compagno, un nuovo lavoro e una nuova casa. Giovanna Zorzi è morta all’improvviso mercoledì

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