Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Un’adolescente su dieci vittima di disturbi alimentari
Giovanna era in cura da 8 anni per anoressia ed è morta per un arresto cardiocircolatorio, spesso tristemente correlato all’anoressia. Lo dice il report curato dalla Regione Veneto che ha tracciato un quadro dei disturbi alimentari in Veneto. Secondo i medici i disturbi alimentari interessano prevalentemente il 10 per cento delle donne dai 14 ai 25 anni. Negli ultimi anni si è registrato un aumento delle richieste di cura, tuttavia rimangono ancora tanti i casi non identificati e non trattati. Sebbene sulle cause di questi disturbi la letteratura medica abbia ancora molti vuoti, è noto come l’anoressia nervosa sia il disturbo più ricorrente e con un tasso di mortalità alto. Parliamo di un 6 per cento su base nazionale.
Per contro la Regione Veneto riporta tassi molto bassi sui decessi imputati ad anoressia, qualificandosi come miglior rete italiana di cura per i disturbi alimentari. Pierandrea Salvo, direttore del centro di riferimento della Regione Veneto per la cura e la riabilitazione dei disturbi del comportamento alimentare a Portogruaro (Venezia), ci ha fornito una testimonianza sull’impegno di operatori e specialisti: «La Regione prevede un percorso di cura che segue il paziente dalla fase di ambulatorio fino all’ospedalizzazione: l’Usl 4 e la rete estesa nel Veneto Orientale forniscono fino a 15.000 giornate di ricovero riabilitativo».
L’anno scorso è stata aperta presso la sede centrale di Portogruaro, la prima rete di cura rivolta ai minori per l’assistenza e il trattamento dei disturbi alimentari. Info sede di portogruaro: segreteria.distrettounico @aulss4.veneto.it