Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sciopero, fermo un dipendente Actv su due
Un dipendente su due di Actv ha scioperato ma i disagi, ieri, sono stati limitati. Fino alle 9 ci sono stati i mezzi garantiti come anche tra le 16.30 e le 19.30 e i collegamenti con le isole non sono mai venuti meno. A ora di pranzo, piazzale Roma era deserto e non sono mancate le polemiche contro uno sciopero, indetto dalle sigle sindacali di base Flaica Cub e USB nel giorno della festa della donna proprio in difesa dei diritti del gentil sesso. «Ma non capiscono che così tolgono servizi fondamentali proprio per le donne?», ha protestato più di una persona sui social. Dati alla mano, ha aderito il 47 per cento dei lavoratori della navigazione e il 53 nell’automobilistico in tutta la Città metropolitana. Oltre ai servizi minimi garantiti, ci sono stati collegamenti dei giracittà ogni mezz’ora e ogni venti minuti ha circolato la linea 2. Pressoché nulla la partecipazione degli operatori di Veritas (lo sciopero delle donne era generale): in 30 ieri non si sono presentati al lavoro, di cui 20 in centro storico e 10 in terraferma. A Venezia, lo sciopero è stato accompagnato da un corteo organizzato dal gruppo «Non una di meno» con lo slogan «#metoo a #wetoghere». Un centinaio di donne di tutte le età ha manifestato ha percorrendo Strada nuova contro le violenze di genere e le discriminazioni. In serata, un’altra iniziativa: una passeggiata serale lungo il sottopasso ciclopedonale che unisce i due lati della stazione ferroviaria tra Mestre e Marghera, considerato un luogo poco sicuro. (g. b.)