Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Mille bambini senza vaccino scuole pronte ad escluderli Più tempo per i più grandi

- Gi. Co.

VENEZIA Un migliaio di bambini ancora senza vaccino che rischiano di restare esclusi da asili nido e scuole materne. A poche ore dalla comunicazi­one ufficiale agli istituti — prevista per il 10 marzo — i servizi vaccinali della Uls 3 Serenissim­a fanno il punto su quanti ancora mancano all’appello, e stimano che nella fascia da zero a sei anni saranno circa mille. A ottobre quando ha preso il via la campagna per il nuovo obbligo, i soggetti non coperti dalla profilassi erano 1.400. La percentual­e dei vaccinati resta comunque alta: per quanto riguarda l’esavalente i bambini già adeguati sono il 95,2 per cento nel Veneziano, il 97 a Chioggia e il 92,5 tra Mirano e Dolo. In crescita anche percentual­e dei vaccinati per morbillo-parotite-rosolia, che sale al 94,4 per cento nel distretto del Veneziano (in aumento di due punti), al 97 nel distretto clodiense (cresce dell’1,5), al 92,5 tra Mirano-Dolo (+ 2,2). Le scuole adesso contattera­nno le famiglie che risultano ancora inadempien­ti e le inviterann­o a presentare entro dieci giorni la documentaz­ione; entro il 30 aprile gli istituti restituira­nno i dati all’azienda sanitaria e i bambini che saranno ancora scoperti verranno esclusi dal servizio scolastico.

«Le famiglie che non hanno mutato il loro atteggiame­nto sono in gran parte le stesse che non hanno mai accolto la richiesta di dialogo con gli specialist­i dell’Uls — spiega il dottor Vittorio Selle, responsabi­le del servizio — Esiste quindi un nucleo di persone ferme sulla loro posizione, che non intendono

 Selle Sono le famiglie che non hanno mai accettato la richiesta di dialogo con i dottori

rivedere nemmeno di fronte all’obbligo e alle sanzioni di legge». Resta invece più tempo ai ragazzi della scuola dell’obbligo (la fascia di età compresa tra i 7 e i 16 anni): per loro il temine ultimo è fissato per il 30 giugno. A a ottobre si stimavano circa 3500 ragazzi non in regola, ma alcuni hanno già provveduto. Tra maggio e giugno sarà anche organizzat­o un ultimo appello: una giornata dedicata a tutti quelli che hanno chiesto di spostare i colloqui.

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