Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Cacciato per razzismo» No del giudice
Aveva fatto ricorso al tribunale del lavoro contro l’azienda Monico, accusando i titolari di averlo cacciato per motivi razziali, assumendo altre persone al posto di stabilizzarlo dopo alcuni contratti a termine, come direbbe la legge. Ma il giudice Barbara Bortot, come aveva sostenuto il legale dell’azienda, l’avvocato Marco Vorano, ha rigettato la richiesta di un operaio tunisino, specificando invece che le nuove persone assunte avevano mansioni diverse dalla sua e che dunque non aveva alcun diritto di precedenza da far valere. L’uomo è stato anche condannato a pagare le spese legali.