Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Centro nucleare, verdetto ad aprile Il sogno di duemila posti di lavoro

Sopralluog­o dell’Enea. Sindaco al convegno Cgil: lavoriamo insieme per il futuro

- G. B.

MESTRE Ci sperano tutti: la Regione, il Comune, l’università di Padova, Confindust­ria. Ora che la commission­e guidata dall’ex presidente dell’Autorità nazionale per l’energia, Alessandro Ortis, ha visitato Marghera non resta che attendere il responso. Ad aprile si saprà se il centro di ricerca per la fusione nucleare (Dtt) di Enea sbarcherà in laguna portando 500 milioni di investimen­ti, 250 ricercator­i e un potenziale di duemila posti di lavoro nell’indotto. «Abbiamo le carte in regola, il sito di Marghera risponde alle richieste e vicino c’è una cornice irripetibi­le, Venezia», ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato. La Regione ha stanziato 40 milioni di euro (il bando ne richiedeva 25) e il Bo mette la sua esperienza in un settore che potrebbe cambiare la storia dell’approvvigi­onamento energetico: la fusione nucleare è la frontiera dell’energia rinnovabil­e e pulita. «È una grande opportunit­à per l’intera regione — ha sottolinea­to il sindaco Luigi Brugnaro — Il bando chiedeva infrastrut­ture, a Marghera ci sono: penso che un segnale di attenzione adesso il Veneto possa aspettarse­lo».

Per il Centro è stata individuat­a un’area dei 107 ettari di Syndial, quelli che dovrebbero passare al Comune per la valorizzaz­ione. «È suggestivo e significat­ivo che Marghera possa rinascere con una visione che punta sull’innovazion­e, la ricerca scientific­a e le ricadute sul territorio», ha detto il rettore patavino Rosario Rizzuto. Ieri non è stata solo la giornata del Dtt, nel pomeriggio, al Business center in banchina dell’Azoto, la Cgil metropolit­ana ha organizzat­o la tavola rotonda «Un progetto per la città metropolit­ana» e tra i relatori c’era anche il sindaco, una presenza che ha stupito visti i rapporti segnati da botta e risposta al vetriolo sui social e tensioni nei tavoli di trattativa in Comune tra Brugnaro

 Marcato Abbiamo tutte le carte in regola. La Regione ha messo 40 milioni

e la gil. «Peccato il gioco delle parti — ha scherzato il sindaco — nella sostanza non siamo distanti». La battuta è arrivata dopo la relazione del segretario confederal­e Enrico Piron, un excursus a 360 gradi sulla città metropolit­ana e le funzioni che dovrebbe avere. «Il settore manifattur­iero va rilanciato, serve una politica che favorisca sostenibil­ità, rigenerazi­one, innovazion­e e solidariet­à — ha detto Piron VENEZIA Il segnale della spaccatura tra sindacati sono le due assemblee previste: quella di Cisl, Uil, Ugl e Siam ieri sera prima dell’incontro con Ca’ Farsetti e azienda previsto per oggi, quella di Cgil, Rlc, Snalc in programma domani dopo la firma sul contratto. «Ascolto tutti, ma è l’ultima volta», dice l’assessore alle Società partecipat­e Michele Zuin. Perché quasi duecento lavoratori ieri hanno votato per riaprire la trattativa sulla parte normativa del contratto per la salvaguard­ia occupazion­ale, nuovi parametri per la ridistribu­zione del premio di — è necessario un tavolo sul turismo, vanno rivisti gli accessi a Venezia ma non va introdotto il numero chiuso». Proposte su cui, ieri, Brugnaro si è trovato d’accordo. «In città purtroppo c’è un clima avvelenato — ha sottolinea­to — e il sindacato deve interrogar­si dopo vent’anni di crisi e licenziame­nti a Marghera, perché non si è bonificato? Stiamo facendo molto in Comune e a Ca’ Corner, ogni tanto anche risultato, normativa sulle assemblee e sugli scioperi. Per l’assemblea ieri sera dalle 19 alle 21 hanno chiuso i tavoli di gioco a Ca’ Vendramin e a Ca’ Noghera. L’obiettivo di Cgil, Rlc e Snalc era invece di firmare oggi dopo che il Comune si era impegnato a rinunciare all’addendum sulle cause con l’inseriment­o di una clausola con cui qualora il Casinò soccombess­e sui ricorsi il contratto non sarebbe più valido. E’ la via d’uscita per firmare l’intesa. Ieri sera la pressione degli altri sindacati per riaprire la trattativa. ( f. b.) Cgil guardi, oltre le simpatie, ai risultati». Brugnaro ha ricordato che ha già detto sì alla creazione di una cabina di regia sulla Città metropolit­ana con sindacati e categorie e ieri ha annunciato: «In Giappone ho incontrato il presidente di Confindust­ria, verrà qui a giugno: non servono parole, è tempo di fatti».

Per il presidente degli industrial­i, Vincenzo Marinese, «per rilanciare il territorio, dobbiamo innanzitut­to volergli bene, non può essere che un giornalino faccia un servizio e passiamo da “capitale del mondo” a “capitale della mafia” — ha detto — Si facciano le gare per le bonifiche, non si assegnino in regime di monopolio». Nei giorni scorsi si è chiuso il bando per la manifestaz­ione d’interessa sull’area di crisi complessa, «abbiamo presentato 350 milioni di progetti e spero non sia vero che lo Stato metterà solo 22 milioni mentre ne darà 581 a Livorno», ha concluso. A chiudere il confronto Vincenzo Colla, segreteria nazionale Cgil: «Le città metropolit­ane sono il futuro, è al centro del mondo, si guardi la via della Seta».

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L’incontro L’Enea ha visitato Marghera e il sito proposto. L’incontro in Regione con sindaco, assessore e università di Padova

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