Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Europe Cup, Reyer per il pass «Ma niente cali di tensione»

In Ungheria con il Kormend partita in discesa dopo il +32 dell’andata

- Serena Spinazzi Lucchesi

VENEZIA Umana Reyer in Ungheria per chiudere la pratica ma senza Marquez Haynes. Questa sera (ore 19.10) gli orogranata affrontano l’Egis Kormend partendo dal +32 conquistat­o nella sfida di andata: con questo margine il passaggio ai quarti di finale di Europe Cup dovrebbe essere una pura formalità.

«Stiamo però attenti a non sottovalut­are gli avversari — avverte coach Gianluca Tucci, assistente di De Raffaele — quando si parte da un simile vantaggio il rischio di sottovalut­are la partita c’è, non possiamo far finta che non ci sia stata gara 1. Ma è compito dello staff tecnico fare in modo che questo non accada». A complicare le cose, il forfait di Marquez Haynes, partito ieri con urgenza per gli Stati Uniti per un problema familiare. Un’assenza che potrebbe pesare parecchio, visto che Haynes è il play titolare ma anche un formidabil­e terminale offensivo. La responsabi­lità peserà soprattutt­o su De Nicolao e su Jenkins, che fortunatam­ente sono in fiducia come si è visto nel match di domenica a Torino. «La squadra lunga significa anche questo. Vuol dire cioè — sottolinea Tucci — avere la possibilit­à di trovare protagonis­ti diversi di volta in volta. Non abbiamo un provariazi­oni tagonista unico». Il minutaggio sarà quindi distribuit­o tra tutti, come già nel match di andata. «Ma — precisa il tecnico — non perché vogliamo far rifiatare chi di solito gioca di più. Sempliceme­nte vogliamo tenere alta l’intensità e quindi sfrutterem­o al massimo il vantaggio di avere una panchina lunga».

Di sicuro davanti al proprio pubblico gli ungheresi non vorranno sfigurare. «Avranno il dente avvelenato per come è andata la prima partita. Per noi saranno importanti i minuti iniziali di ogni periodo, quando loro cercherann­o di mettere più energia. Dovremo tenere un ritmo alto e limitare i loro esterni, in particolar­e Marquis Wright. Ma ci aspettiamo anche che Kormend cambi qualcosa, perché quando si gioca sulle due partite è evidenteme­nte che ci siano tattiche da un match all’altro. Certo il parziale ci favorisce, ma la partita è lunga». Visti al Taliercio risulta difficile valutare l’effettivo valore della squadra ungherese, che ha subito così tanto non solo per demerito proprio, ma anche per le indubbie qualità degli orogranata. «All’andata siamo stati bravi nell’approccio iniziale — ricorda Tucci — e poi a proseguire facendo in modo che il vantaggio non si riducesse. Il loro valore è imprevedib­ile, stanno facendo bene in campionato e anche in coppa hanno disputato tante partite a ritmi elevati, segnando spesso più di cento punti».

Va anche detto che la Reyer è approdata alla Europe Cup dopo essere uscita dalla Champions League, che ha senz’altro un valore ben diverso, come dimostra la caratura delle varie squadre partecipan­ti. Una volta conquistat­o l’accesso ai quarti di finale, gli orogranata se la vedranno con la vincente della sfida tra i russi del Nizhny Novgorod e i ciprioti del Keravnos, in programma oggi pomeriggio. All’andata era finita 62-77 per la squadra russa, che sulla carta appare la favorita per il passaggio del turno.

 ?? Fiba Cup ?? Oggi la Reyer in Ungheria per «timbrare» il pass ai quarti di finale
Fiba Cup Oggi la Reyer in Ungheria per «timbrare» il pass ai quarti di finale
 ?? L’andata ?? Vittoria orogranata 82-51
L’andata Vittoria orogranata 82-51

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