Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La passeggiata dei cittadini per far rivivere il parco
Erano oltre cento ieri a Bissuola per chiedere il ritorno di servizi come antidoto al degrado
MESTRE Una passeggiata attraverso parco Albanese, dal centro civico fino agli spazi della polisportiva, della bocciofila e dell’ex Bar Atto, per ribadire che l’area verde del quartiere Bissuola appartiene alla cittadinanza, che deve tornarne ad esserne protagonista. Ieri sera, a partire dalle 17, oltre un centinaio di persone si sono radunate in piazza Divisione Acqui rispondendo all’appello del comitato spontaneo del parco (ma tra loro anche i membri del comitato di quartiere Pertini e altri gruppi cittadini). Nei cartelli tenuti alti dai residenti si leggeva una condanna netta alla «privatizzazione degli spazi all’interno del parco», un chiaro riferimento ai locali del centro civico, e in special modo a quelli un tempo occupati dall’ufficio anagrafe e dal presidio dei vigili urbani, che voci insistenti vogliono in futuro essere destinati ad associazioni private. L’idea è che più attività ci sono, più cittadini frequentano il parco e più gli spacciatori si allontanano.
Tra i tanti in marcia, anche il neo eletto senatore Andrea Ferrazzi, il neo deputato Nicola Pellicani e la consigliera comunale Monica Sambo (tutti Pd): «In tre anni la situazione è precipitata – rimarca Ferrazzi - È fondamentale riaprire l’ufficio anagrafe, riportare una sezione della polizia municipale e attivare le iniziative di presidio del territorio». Oltre a loro, anche i presidente della municipalità di Mestre, Vincenzo Conte, da sempre in prima linea per chiedere il ritorno dell’anagrafe nel quartiere, ma anche per denunciare l’occasione mancata dei «cubi», che a suo parere dovevano essere affidati alle associazioni e non abbattuti. Il corteo ha sfilato per oltre un’ora. Appuntamento alle prossime settimane: in tanti sperano nel bis con musica e spettacoli.