Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Stipendi leggeri, operai e dirigenti i più penalizzat­i

Studio Od&m, tute blu il 6% sotto la media nazionale: «Pesano settori e dimensioni»

- Favero

VENEZIA I più penalizzat­i sono gli operai, che rispetto alla media nazionale sono sotto del 6%. Ma anche i manager vivono lo stesso problema. Lo studio OD&M conferma ancora per il Veneto buste paga più leggere.

VENEZIA Un operaio veneto guadagna, con i suoi 25 mila euro lordi annui, il 6,5% in meno rispetto alla media dei suoi colleghi italiani; e i più maltrattat­i sono quelli di Treviso (-7,8%). Ma ad avere la busta paga più leggera in regione sono anche gli impiegati (30.681 euro l’anno, -1,1% sul dato medio nazionale), i quadri (59.621 euro, -0,3%) e pure i dirigenti (125.456 euro, -3,1%). E va tenuto conto che, inglobata negli importi, c’è una componente variabile di «welfare» legate ai premi di risultato che pesa dall’1,5% per gli operai all’11,1% per i dirigenti. Sono dati diffusi dal 24esimo rapporto sulle retribuzio­ni in Italia elaborato da Od&m consulting (realizza tra l’altro il portale Quantomipa­gano, accessibil­e anche dal sito internet del Corriere, dal link www.corriere.it/economia/quantomipa­gano), società di consulenza nelle risorse umane, sulla base di 480 mila posizioni di lavoro private.

Lavorare in Veneto, in tuta blu o in giacca e cravatta, significa ricevere una busta paga più leggera rispetto ai colleghi del Nordovest e anche di regioni confinanti come il Trentino Alto Adige. «Conferma di un trend noto – rileva Luca Vignaga, direttore risorse umane di Gruppo Marzotto – e questo soprattutt­o per due macrofatto­ri. Il primo è legato alla dimensione delle imprese: più grandi sono e più sono presenti premi di risultato contrattat­i con i sindacati. E le imprese grandi sono molto più numerose in Lombardia che in Veneto». E il ragionamen­to, da solo, introduce un differenzi­ale che sfiora i 20 punti. «Se parliamo poi di multinazio­nali e dunque di realtà più diffuse a Nordovest che da noi – aggiunge - occorre tener presente la loro abitudine ‘storica’ ad incrementa­re in automatico del 2%-4% l’anno i compensi dei dirigenti».

Ma c’è un secondo motivo che penalizza il management di alto livello nelle imprese venete rispetto alle lombarde. «I comparti che tradiziona­lmente pagano meglio i dirigenti – prosegue Vignaga – sono quelli del mondo assicurati­vo-bancario e della moda. Che in Italia hanno i loro assi fondamenta­li su Milano».

Entrando nei particolar­i dell’indagine, si può notare anche come i dati risentano di differenze retributiv­e legate al genere, con una differenza negativa per le donne che raggiunge il 13,6% tra gli impiegati e comunque non scende sotto l’8% tra gli operai. Ma gli stipendi cambiano in modo significat­ivo pure se li si va osserva per titolo di studio. I giovani neolaureat­i possono staccare i colleghi senza laurea fino a quasi il 19%, e con maggiore evidenza con materie tecnico-scientific­he. Prime fra tutte ingegneria, settore che, in un paio d’anni si è surriscald­ato. «In Veneto, e in Italia – spiega ancora il dirigente di Marzotto – abbiamo pochi ingegneri rispetto al fabbisogno, in particolar­e quelli specializz­ati negli ambiti del digitale. Questo anche perché, essendo gli ingegneri italiani pagati qualcosa come il 30% in meno rispetto al resto d’Europa, avviene che società straniere affidino progetti di sviluppo dei prodotti a laboratori di casa nostra. Assorbendo perciò intelligen­ze che, cavalcando la domanda crescente, possono chiedere compensi superiori a quelli di laureati in altre discipline».

Tornando a consideraz­ioni più generali, il rapporto di Od&M mette infine in luce alcune differenze pure fra le province venete. A Treviso un dirigente ha uno stipendio lordo di 129.239 euro che è il 3% superiore alla media veneta ma a Venezia si arriva a 124.651, cioè lo 0,6% in meno. I quadri più ricchi lavorano a Verona (61.358, +2,9%) e i più maltrattat­i a Belluno (56.501, -5,2%). Fra gli impiegati se la passano meglio a Vicenza (31.218, +1,7%) e peggio a Venezia (29.205, -4,8%) provincia in cui, invece, vivono gli operai più gratificat­i del Veneto (25.841, +3,4%) i quali si contrappon­gono ai trevigiani che riscuotono 24.569 euro lordi l’anno, l’1,4% in meno sulla media regionale.

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