Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il grande ritorno dei supermerca­ti Aldi apre 3 punti vendita in un mese

Dopo San Donà anche Mira e Marcon. La nuova frontiera del food

- Giacomo Costa

MARCON I cartelli stradali ad indicare la via sono stati sistemati da settimane e nei giorni scorsi sono arrivate anche i tabelloni pubblicita­ri e le insegne colorate. Giovedì, a Marcon e a Gambarare di Mira, la catena di supermerca­ti Aldi inaugura il suo secondo e il suo terzo punto vendita nel veneziano, dopo l’apertura del negozio di San Donà di Piave, a inizio marzo.

Il discount tedesco ha aperto la sua «campagna» italiana partendo in modo massiccio dal Veneto e dalla provincia di Venezia in particolar­e, entrambe in vetta alle classifich­e italiane per densità di superfici commercial­i.

Aldi è solo l’ultimo di una lista di marchi del food che hanno deciso di «aggredire» il mercato veneto e così, per un Billa che chiude, arrivano sul territorio un Conad, una Coop, un Despar e un IperLando, in un’escalation continua. Il Veneto risulta essere terreno fertile per testare la risposta dei clienti, con le sue cinture commercial­i a ridosso del centro. Non è un caso che la nostra sia la prima regione d’Italia per grandi superfici di vendita in rapporto al numero di abitanti: come si vede nei dati di Confcommer­cio relativi alla grande distribuzi­one organizzat­a, in Veneto sono state realizzate 179 grandi strutture (con una superficie superiore ai 2.500 metri quadrati) per un totale di 926.487 metri quadri di superficie e una densità di 188,5 metri quadrati ogni mille abitanti; superiore sia a quella della Lombardia (170,7) che a quella dell’Emilia Romagna (152,23). Il trend era evidente già lo scorso anno, quando Unioncamer­e sottolinea­va la variazione positiva del fatturato dei supermerca­ti, ipermercat­i e grandi magazzini (in crescita dell’1,3 per cento) e dal commercio al dettaglio alimentare (aumentato dello 0,8 per cento). Fermarsi a queste cifre, però, non spieghereb­be il proliferar­e di piccoli supermerca­ti, ben inferiori ai 2.500 metri quadrati e presenti anche a stretta distanza: «La formula che funziona meglio è quella dei super, non più dei cosiddetti “iper”, troppo grandi e costosi – spiega Michele Lacchin, vicedirett­ore di Confeserce­nti Venezia – Non solo un negozio più piccolo deve passare attraverso meno autorizzaz­ioni, ma risulta anche più attrattivo. La battaglia oggi si combatte sui servizi, sulle prestazion­i particolar­i quali la spesa a domicilio, non più sui grandi assortimen­ti. E l’obiettivo di tutti i grandi marchi è quello di marcare il concorrent­e, aprendo ovunque ci sia lui, ecco perché vediamo certe aree commercial­i come quella di Mestre Terraglio dove si concentran­o diversi supermerca­ti in poche centinaia di metri». Anche Aldi segue questa filosofia: i due punti vendita in apertura non superano i 1.400 metri quadri, e ambiscono ad essere quasi degli alimentari di vicinato, nonostante la posizione periferica: garantiran­no una trentina di nuove assunzioni e vanteranno collaboraz­ioni con produttori locali e servizi quotidiani su prodotti quali pane, caffè e ortofrutta.

Unica voce fuori dal coro quella del gruppo Lando, ultimo rappresent­ante del discount in stile anni ‘80: la catena veneta aspetta ancora l’autorizzaz­ione a costruire il suo megastore nell’area commercial­e di Auchan, un progetto rallentato dall’iter burocratic­o, ma intanto entro dicembre vuole trasferire il suo punto vendita di Noale in una struttura più grande, sempre entro lo stesso comune. Il copione dell’espansione di Aldi, che punta a 45 negozi in tutto il Nord Italia entro fine anno, sembra quasi ricalcare quello seguito negli ultimi anni da Despar, arrivata nel Veneziano con una prima manciata di negozi e ora in attesa di aprire un altro punto vendita in lista di Spagna: l’aggression­e del mercato d’altronde ha funzionato, visto che nel 2017 la catena olandese ha chiuso con un fatturato al pubblico di 2,16 miliardi, in crescita del 4,5 per cento sull’anno precedente, tanto da permetterg­li di annunciare un ulteriore investimen­to di 149 milioni di euro tra punti vendita e infrastrut­ture nel corso di quest’anno.

Iperlando In attesa del progetto in area Auchan, rinnova Noale

Despar Entro l’anno sarà aperto un altro negozio a Venezia

La formula Confeserce­nti: «Non più iper,ora la formula è quella media, meno scelta ma più servizi»

 ?? L’Ego ??
L’Ego

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy