Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Case e uffici immersi nel parco Il ponte che fa rinascere Marghera
Salini pronta a riqualificare via Ulloa. L’effetto domino dell’accordo della stazione
MESTRE Il parco con uffici, case e, naturalmente alberghi. Salini e Ca’ Farsetti stanno ultimando gli ultimi dettagli della convenzione (che segue l’accordo pubblico-privato firmato dal commissario straordinario Vittorio Zappalorto) per l’area di via Ulloa, il buco nero di Marghera. E’ il terzo tassello della riqualificazione dell’area della stazione che prevede il restyling lato Mestre e la passerella di collegamento sopra i binari tra le due parti della città. Tutti interventi privati, perché il Comune non ci metterà un euro, anzi ci guadagnerà in oneri e nel cosidetto beneficio pubblico con aree verdi, parcheggi, uffici o abitazioni.
L’intervento di via Ulloa va di pari passo con l’accordo di programma sulla stazione che sarà firmato (rivisto e corretto rispetto alle precedenti versioni) nelle prossime settimane, probabilmente già a maggio, dopo due anni di confronti, trattative e un concorso progettuale. Ci sarà l’albergo dove una volta c’erano le Poste, verrà riqualificato il piazzale degli autobus, sarà rifatta la facciata del terminal. I giardinetti di via Piave passeranno al Comune, così come il parco ferroviario che per una parte permetterà l’ampliamento del parco Piraghetto per un’altra la realizzazione degli alloggi per gli abitanti di via Gazzera Alta prigionieri dei due fasci di binari. Tutti gli interventi sono legati a doppia mandata perché la cancellazione di uno di loro rischia di creare un effetto domino. Soprattutto per la piastra sopra i binari che ha fortemente voluto inserire il
Albergo Trattativa tra privati e Ferrovie per fare due torri (lato Mestre) con hotel, negozi e servizi per i pendolari
sindaco Luigi Brugnaro per cui è indispensabile la riqualificazione sia del fronte mestrino che di quello verso Marghera. Qui l’accordo pubblicoprivato tra Comune e SaliniImpregilo dà la possibilità di realizzare uno o due alberghi per un totale di duecento stanze, un centinaio di alloggi e un’ampia area commerciale. Nessun ipermercato però perché l’accordo parla di medie strutture di vendita. L’intervento sarà distribuito all’interno del nuovo parco che verrà realizzato unendo l’area della stazione con la parte più interna di Marghera. Al Comune saranno ceduti mille metri quadrati di uffici e i privati si faranno carico anche della riqualificazione dell’ex scuola Edison. Ca’ Farsetti dopo quasi tre anni di trattative è riuscita così a chiudere il cerchio con interventi sia a Marghera che a Mestre indispensabili per poter realizzare la piastra sopra i binari con i negozi. Ci sarebbero infatti già gli investitori pronti a presentare un project financing non appena il Comune avrà firmato l’accordo per la riqualificazione della stazione e la convenzione per l’intervento in via Ulloa.
Dal lato mestrino l’intesa ormai è prossima a concretizzarsi anche perché i privati subentrati all’Immobiliare Favretti stanno trattando con sistemi Urbani (la società delle Ferrovie che ha il compito di valorizzare il patrimonio del gruppo) di acquisire la volumetria prevista (10 mila metri quadrati) del piccolo edificio della stazione che sarà abbattuto. Non ci saranno però solo stanze di albergo, ma anche servizi per i passeggeri come strutture temporanee di lavoro, sale riunioni e un’offerta commerciale più diversificata e qualificata per fare della stazione di Mestre un’area centrale.