Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Asco Holding, è già scontro sulla convocazione dell’assemblea
TREVISO Asco Holding, è già scontro sulla nuova assemblea dei soci. Nei municipi è giunta venerdì, la convocazione della assemblea della spa con cui 90 Comuni trevigiani controllano, con il 61%, la società quotata del gas Ascopiave, per decidere la linea da tenere per rispettare la legge Madia di riordino delle controllate. E stavolta rischia di essere, oltre che decisiva, anche rovente. In ballo le due scelte opposte di uscire dall’impasse 0 con la fusione della Holding in Ascopiave, mantenendo il controllo pubblico con un patto di sindacato, o con la controllata della fibra ottica Asco Tlc, così come proposto dalla società e confermato dal suo advisor Finint e dal suo patròn Enrico Marchi ai sindaci. Linea osteggiata dall’altro fronte come pericoloso aggiramento della Madia, per mantenere il controllo leghista sulla galassia Asco, di fronte ai ricorsi dei soci privati di Plavisgas.
Il problema è che a richiedere l’assemblea per primi erano stati i sindaci favorevoli alla HoldingPiave, che avevano diffidato il presidente Giorgio della Giustina a convocarla prima del 23 marzo, data, secondo i privati, in cui scadono i sei mesi per approvare la linea della fusione Holding-Piave. La convocazione dopo quella data è vissuta come una beffa che non rispetta, nel dubbio, la richiesta e che spinge i sindaci a schierarsi sulla linea leghista. «Potevano non rischiare e l’hanno voluto fare a tutti i costi», dice il sindaco di Trevignano, Ruggero Feltrin. «Sarebbero bastati pochi giorni per essere eleganti. Ma almeno adesso le responsabilità saranno chiare», aggiunge quello di Spresiano, Marco Della Pietra.