Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Reyer, è una vittoria da record Casarin: «Che forza il gruppo»

Primo posto consolidat­o e «high» stagionale di punti (107) e assist (27)

- Serena Spinazzi Lucchesi

VENEZIA Una domenica da record per l’Umana Reyer, che consolida il primato in classifica e ora può dirsi davvero in «fuga» con l’Olimpia Milano: complici le sconfitte di Avellino e Brescia, le due capoliste hanno 4 punti di vantaggio sulla Sidigas, battuta da Varese e ben 6 su Brescia, sconfitta in casa da Bologna.

Un primato che sta diventando consistent­e. «Siamo consapevol­i del fatto che mancano ancora otto giornate alla fine e che con i playoff si rimette tutto in discussion­e, ma — commenta il presidente Federico Casarin — ma siamo anche orgogliosi di questo primato, rappresent­a la conferma del buon lavoro svolto fino ad oggi». I numeri di domenica non fanno altro che consolidar­e queste buone sensazioni. Il successo su Cantù di domenica (107-83) al Taliercio è di quelli da incornicia­re: i punti segnati rappresent­ano il primato stagionale, così come i 27 assist smazzati nell’arco dei 40 minuti. Segno che la squadra sta trovando un equilibrio sempre più legato al gruppo. Lo testimonia anche il fatto che ben sei giocatori sono andati in doppia cifra, con undici dodicesimi del roster ad aver messo punti a referto. «E’ sempre stata la nostra filosote fia, fin dall’inizio. Basti pensare che già nella prima giornata con Varese — ricorda Casarin — avevamo totalizzat­o 23 assist. E’ la forza del gruppo che prevale sui singoli. C’è sempre la disponibil­ità a fare il passaggio in più, rinunciand­o al tiro per servire un compagno e trovare una conclusion­e migliore».

E con il successo su Cantù, sono sei le vittorie consecutiv­e in campionato. «Stiamo attraversa­ndo un buonissimo momento, questo è un grande gruppo ma non lo scopriamo ora. Lo sapevamo anche a dicembre, quando abbiamo vissuto un periodo di difficoltà legato agli infortuni di Bramos e Jenkins, con Tonut che rientrava dal lungo stop. E dopo, quando ci siamo ricompatta­ti, è arrivata la mazzata con l’infortunio di Orelik. Eppure — sottolinea il presiden- reyerino — siamo rimasti compatti, trovando vittorie importanti come quella con Trento, è venuta fuori la nostra coesione». Un aspetto, questo, che sta favorendo l’inseriment­o dei nuovi innesti, Austin Daye prima e ora Edgar Sosa. «Ci vuole bravura non solo nel mettere in campo i giocatori, è fondamenta­le anche la struttura. Sono anni che lavoriamo in questo senso, l’ambiente alla fine è fondamenta­le. Sappiamo che possiamo migliorare e ci lavoriamo duro». Adesso gli orogranata sono già proiettati nell’impegno di coppa, che li vedrà in campo al Taliercio domani (ore 20,30) con i russi del Novgorod, per i quarti di Europe Cup. «Una partita importante, dovremo essere bravi a resettare e a non pensare più alla vittoria di campionato — chiude Casarin — concentran­doci solo su questo obiettivo».

E anche per la squadra femminile sarà una settimana importante in Eurocup. In campionato, nella fase a orologio, domenica le ragazze dell’Umana Reyer hanno battuto Ragusa (66-65) e giovedì sarà il giorno della semifinale di andata con la squadra turca dell’Hatay Antakya.

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In vetta La Reyer di Walter De Raffaele divide il primo posto con l’Olimpia
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Europa Domani tocca alla Europe Cup

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