Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Due amiche, la vita e «Tutta la gioia del mondo»
E’una storia che parte da lontano, quella di Carla e Lidia. Si conoscono da bambine. E non si lasciano più. Un’amicizia che sfida il tempo, gli amori, il dolore, i lutti, la crescita, il declino. Elisabetta Moro con il romanzo di esordio Tutta la gioia del mondo (Albatros edizioni, 197 pagine, 16 euro), accompagna attraverso le vite di Carla e Lidia, che riescono a non perdersi mai, nonostante la giostra di avvenimenti che movimenta le loro esistenze. Molto diverse l’una dall’altra, ma entrambe alla ricerca della felicità, che Carla sogna legata a un amore appassionato e coinvolgente e Lidia invece proiettata più su impegno, interessi e voglia di autonomia, le due amiche riescono però a completarsi e ad apprezzarsi a vicenda. Diverse anche fisicamente, Lidia aguzza e selvaggia, Carla morbida. Inseparabili da bambine, poi senza mai perdere l’abitudine a ritrovarsi ogni volta che possono e abbandonarsi a ore e giorni di chiacchiere e confidenze. Sullo sfondo una Grecia che diventa il luogo del cuore e dell’anima, il rifugio in cui tornare. Le radici per Lina, la terra della serenità per Carla.
L’autrice, bolognese di origine, ha studiato a Venezia e oggi vive a Feltre, mette in scena due personaggi che fa scoprire al lettore un po’ alla volta, pagina dopo pagina, ricchi di sfumature, contraddizioni, palpitanti di desideri e sogni.
Due donne in cui è facile riconoscersi, dalle esistenze intense, che mescolano forza e fragilità e diventano a periodi alterni l’una il sostegno dell’altra, in un’amicizia che resta sempre più forte degli eventi.
Una scelta impervia quella di Elisabetta Moro, cimentarsi con la storia di due amiche, in un panorama letterario in cui questo porta immediatamente a un confronto con Elena e Lila, le protagoniste della quadrilogia «l’Amica Geniale» di Elena Ferrante, successo editoriale planetario. Ma la scrittrice non si è lasciata intimorire dallo «spettro» Ferrante. E ha creato un romanzo gradevole, che regge bene il ritmo narrativo, coinvolge ed emoziona.