Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
E i risparmiatori vanno da Salvini: «Sei con noi»
E x Popolari, i risparmiatori incontrano Salvini a Udine. «Sei con noi».
UDINE I risparmiatori traditi dal crollo delle ex banche Popolari venete riconoscono il lavoro fatto dal sottosegretario uscente del governo a guida Pd, Pier Paolo Baretta, ma chiaramente vedono in Matteo Salvini (e nel Movimento 5 Stelle) un alleato cruciale. Un po’ perché il capo leghista parla da tempo il loro linguaggio e molto perché il pallino del gioco politico, giù a Roma, adesso ce l’hanno in mano lui e Luigi Di Maio.
Lo si capisce bene dallo schieramento di attivisti che accoglie Salvini al Teatro Palamostre di Udine: Barbara Puschiasis, avvocato e presidente di Consumatori Attivi, gioca in casa ed è alla testa di un drappello che attende al varco il leader leghista al suo ingresso nel teatro, per consegnargli un documento elaborato dalle associazioni aderenti, ma ne sono arrivati anche dal Veneto appositamente per l’occasione. Come Patrizio Miatello, dell’associazione Ezzelino da Onara, che applaude entusiasticamente alle parole dal palco di Salvini (partico- larmente apprezzato il passaggio sulla «follia delle sanzioni economiche contro la Russia, che danneggiano gravemente le nostre imprese») e poi va a incontrarlo di persona, a comizio concluso: «La Lega è al 100 per cento con i risparmiatori traditi — riferisce Miatello —, risparmiatori che vanno assolutamente risarciti. Per Salvini, non ci deve essere alcun paletto che limiti l’accesso al fondo per i rimborsi».
A questo proposito, la giornata di oggi potrebbe risultare particolarmente importante. A giorni, infatti, il sottosegretario Baretta dovrebbe licenziare il decreto attuativo del fondo (la legge impone al governo di scriverlo entro il limite del 30 marzo). Ma, prima di farlo, ha deciso di confrontarsi con i vincitori delle elezioni — Lega e M5S, per l’appunto — che d’ora in avanti esprimeranno in commissione Finanze la maggioranza dei componenti. Una maggioranza diversa da quella uscen- e che dovrà approvare, con il suo voto, il decreto predisposto dal governo a trazione Pd ancora in carica. Detto con altre parole: meglio parlarne prima che andare incontro al rischio di una bocciatura postuma. «Ci risulta — conferma Miatello — che domani (oggi per chi legge, ndr), il sottosegretario Baretta si confronterà con i rappresentanti della Lega e dei 5 Stelle per discutere l’argomento».
Sul tavolo, ci sono i criteri di accesso, le priorità (che il governo uscente vorrebbe assegnare partendo dai casi dei risparmiatori più in difficoltà) e naturalmente la dotazione economica del Fondo rimborsi , che per ora ammonta a 100 milioni di euro in 4 anni, prelevati dai conti correnti «dormienti»
Sia la Lega che i 5 Stelle, per la cronaca, hanno già dichiarato il loro impegno per aumentare il plafond destinato ai rimborsi. I colonnelli veneti di Di Maio, per di più, preannunciano sin d’ora corpose modifiche al decreto governativo, manco a dirlo in senso migliorativo per i risparmiatori gabbati. Il documento consegnato ieri a Salvini riporta a lettere maiuscole il nodo centrale: «Non possono essere posti parametri di accesso che vadano a escludere alcuni risparmiatori in base alla situazione patrimoniale»