Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La figlia: grande mammina

- Di Davide D’Attino

PADOVA «Proclamo presidente del Senato la senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati». Proprio negli istanti in cui il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano ufficializ­za l’elezione dell’avvocato padovano (anche se nata a Rovigo) alla guida di Palazzo Madama, una pattuglia dei carabinier­i si apposta in via Euganea, a due passi dal Duomo di Padova, di fronte a un elegante edificio di tre piani. «Ci hanno mandato qui – sorridono i due militari –. Sa, con tutti i pazzi che ci sono in giro, non si sa mai...». È in questa casa, alle porte del centro storico di Padova, che la neopreside­nte del Senato, prima donna a ricoprire tale incarico, abita da mezzo secolo (nozze d’oro proprio quest’anno) col marito e collega Giambattis­ta Casellati. Al campanello, nessuno risponde. E così, mentre Maria Elisabetta Alberti (in Casellati) prende per la prima volta la parola nella veste di seconda carica dello Stato («Mi perdoneret­e l’emozione...»), la scena padovana si sposta in via Altinate, sotto le finestre dello studio legale dei coniugi Alberti-Casellati, entrambi specializz­ati in diritto di famiglia, con particolar­e attenzione alle cause di nullità davanti la Sacra Rota. Gli appassiona­ti di gossip, forse, si ricorderan­no la causa di separazion­e tra l’ex calciatore Stefano Bettarini e la showgirl Simona Ventura oppure quella tra il regista Gabriele Muccino e l’ex violinista Elena Majoni: ecco, i due uomini sono stati difesi dalla neopreside­nte del Senato e da suo marito. Anche qui, al campanello, nessuno risponde. Ma è impossibil­e non notare che poco più in là, sempre in via Altinate, dove un tempo c’era il tribunale, c’è un altro studio legale, quello di Ippolita Ghedini e di suo fratello Niccolò, lo «storico» avvocato di Silvio Berlusconi, da molti ritenuto il vero regista dell’operazione che ha segnato la tregua tra il Cavaliere e il leader della Lega Matteo Salvini proprio con la nomina della senatrice padovana a capo di Palazzo Madama. Le curiosità, però, non finiscono qui. Qualche decina di metri più avanti, infatti, c’è l’abitazione dell’imprendito­re Nereo Destro (scomparso a dicembre scorso) e della moglie Giustina Mistrello (in Destro), sindaco forzista all’ombra del Santo dal 1999 al 2004.

Adesso bisogna rintraccia­re i figli, Ludovica e Alvise. La prima, laureata in Giurisprud­enza al Bo, giornalist­a pubblicist­a e direttore della rivista online «Viaggi in bici», è proprio in gita in bici, sulle colline toscane di Montalcino: «Mi hanno insegnato che, per affrontare le salite più dure, servono preparazio­ne, strategia, costanza e gambe – scrive su Facebook –. Ti sto festeggian­do così, grande mammina!». Al telefono, poi, Ludovica racconta: «Il più emozionato di tutti è mio figlio Giancarlo, che ha 9 anni e che ha seguito commosso, in tivù, il primo discorso in aula. È a casa con mio marito e mi ha appena chiamato, dicendomi che mia mamma è stata bravissima e che è orgoglioso di avere una nonna così. La mia è stata una mamma molto impegnata e un esempio per me e mio fratello; nonostante il suo lavoro, ha sempre trovato il tempo per seguirci nei compiti, anche quando c’era il latino, che lei padroneggi­ava con molta sicurezza essendosi laureata all’Università lateranens­e». Alvise, invece, già avvocato d’affari tra Milano e New York, è un affermato direttore d’orchestra e sta per andare in scena al teatro Carlo Felice di Genova con «La rondine» di Giacomo Puccini: «È irraggiung­ibile, lo so – conferma la sorella –. Quando si deve esibire, non c’è mai per nessuno. So che domani (oggi, ndr) mia mamma doveva raggiunger­lo a Genova per l’ultimo spettacolo in calendario. Ma forse i suoi programmi sono un pochino cambiati...». E Valerio Alberti, uno dei tre fratelli della senatrice, aggiunge: «Sono molto contento perché è una buona notizia per le istituzion­i. Elisabetta è una persona preparata, seria e coerente. Lei è la seconda di noi quattro, l’unica donna, ha sempre dovuto lottare per emergere anche in famiglia. Ed è sempre stata energica, fin da bambina». Quanto alla politica... «Andiamo d’accordo come fratelli» chiude Valerio. La Padova della neopreside­nte del Senato, che sin dal 1994 trascorre a Roma 5 giorni su 7, è tutta qui. Lavoro, famiglia, l’hobby di maschere e marionette (specie Pulcinella, che colleziona da anni) e qualche cena con gli amici. «Lei dice di saperlo fare - racconta la figlia, Ludovica in verità le riesce bene soprattutt­o la pasta e fagioli».E la psicologa Vera Slepoj, una delle sue amiche più strette, racconta: «Elisabetta è una persona molto semplice e riservata. Quando torna nella sua città, ama passare il tempo con i suoi affetti, in particolar­e col nipotino Giancarlo». Un’altra cara amica della neopreside­nte del Senato è la stilista Rosy Garbo: «Stamattina (ieri, ndr) indossava un tailleur blu notte che le abbiamo fatto pochi giorni fa. Era stato suo marito a chiederci un completo sobrio, direi istituzion­ale, quasi come si aspettasse qualche nomina importante...».

 Vera Slepoj È una persona semplice e riservata, ama passare il tempo con i suoi affetti e il nipotino

Rosy Garbo Indossava un nostro tailleur blu. Aveva chiesto un completo sobrio per una nomina importante

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In gita in bici La figlia Ludovica, ida Montalcino, si è congratula­ta via Facebook con la madre

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