Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Da tutto il mondo per ripensare Marghera
Riprogettare gli spazi produttivi nel territorio «di confine» tra Mestre e Porto Marghera: è questo l’obiettivo del concorso organizzato dallo Iuav e da UniUdine in occasione delle celebrazioni per il centenario dell’area industriale . Quattordici progettisti, provenienti da scuole di architettura di tutto il mondo dovranno misurarsi con il non facile compito di ripensare le aree fra Mestre e Porto Marghera , doppia periferia - sia dell’area industriale che della città che a lungo ha patito gli effetti negativi della suo essere ai margini. Nello specifico le aree interessate sono il Vega, Pila 40, il mercato ortofrutticolo e la stazione ferroviaria lato Marghera. In particolare, a docenti e studenti è stato richiesto di concepire spazi multifunzionali, luoghi urbani attraenti e facilmente accessibili a piedi, adatti a una frequente riconversione delle funzioni. I partecipanti dovranno rispondere con proposte concrete al tema della trasformazione del lavoro e delle attività produttive a Marghera, tenendo conto del rinnovamento del settore manifatturiero e della componente digitale delle imprese, ma anche della fruibilità di servizi e attrezzature da parte della cittadinanza. «Marghera è la sfida da affrontare per creare l’identità della Città Metropolitana», sottolinea Maria Chiara Tosi, professore associato di Urbanistica dello Iuav. I risultati finali verranno esposti alla Biennale di Architettura all’interno del Padiglione Venezia, che sarà interamente dedicato ai progetti sulla città.