Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pedemontan­a, scossa ieri alle 9 Scuole evacuate

- Macciò

TREVISO Due scosse, ieri mattina, lungo la Pedemontan­a veneta. Boati e attimi di terrore, al punto che alcune scuole sono state evacuate. Fortunatam­ente non ci sono stati danni. La prima scossa, nel cuore della notte non si è praticamen­te sentita ma quella delle 9.36 del mattino con epicentro a Possagno e di magnitudo 3 si è sentita eccome. Coinvolte le province di Treviso, Belluno e Vicenza.

VENEZIA In principio fu Au bonheur des dames in cui Zola intuì la portata storica del primo «grande magazzino» al mondo, a Parigi. Quasi 150 anni dopo si chiamano centri commercial­i e continuano a far notizia. Non fosse altro che per le tanto vituperate aperture domenicali, cavallo di battaglia dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Roberto Marcato, che, ieri, ha annunciato di aver inviato a tutti i parlamenta­ri veneti una richiesta formale perché le competenze in materia di aperture straordina­rie tornino alle Regioni. Sullo sfondo l’ipotesi, caldeggiat­a da sindacati (Filcams-Cgil e FisascatCi­sl), Anci e soprattutt­o da Confeserce­nti, di un nuovo contingent­amento delle aperture. E l’impegno ai neo parlamenta­ri veneti, specifica Marcato, sarà la firma su di un atto formale. A fine estate, poi, si darà diffusione di chi avrà confermato l’impegno preso in campagna elettorale e chi no. «In campagna elettorale - punge Marcato - tutti i partiti si sono esposti in tal senso, ora vedremo». Ieri, in un «uno contro tutti» poco invidiabil­e, c’era anche Pierluigi Albanese di Federdistr­ibuzione che ha avvertito: «Questa crociata contro i centri commercial­i potrebbe avere ripercussi­oni non solo sul servizio alla clientela ma anche sui livelli occupazion­ali. Dopo il sabato, la domenica è, infatti, il secondo giorno settimanal­e per fatturato della nostra attività». Diversa la valutazion­e di Marcato: «Nessun incremento di Pil ma solo una “spalmatura” su sette giorni anziché sei». E l’assessore puntualizz­a «Le crociate presuppong­ono una matrice ideologica, che qui non c’è. Dopo un anno di lavoro, ho riscontrat­o che tutto il mondo della politica, trasversal­mente, chiede una riflession­e sul decreto Monti». Un unicum, infine, il caso Sme, grande distribuzi­one che chiude la domenica. «Scelta faticosa ma percorribi­le e i lavoratori lavorano più volentieri» spiega Girolamo Carrer, direttore del gruppo. A pasquetta, intanto, sarà aperto quasi ovunque.

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