Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Contapersone e tornelli a San Marco
In basilica scattano procedure hi tech per gestire il flusso di turisti e fedeli
VENEZIA Nuovi tornelli digitali, conta-persone e più telecamere. Scatta durante la settimana di Pasqua, la nuova serie di procedure per il controllo degli accessi in Piazza San Marco. In basilica sono stati installati i nuovi tornelli di accesso, che potranno essere varcati solo tramite un biglietto, che comunque resterà gratuito (prenotazione a parte). Operativi da poco anche i contapersone per non far superare la soglia fissata di 300 visitatori per ora.
VENEZIA Nuovi tornelli digitali, conta-persone e più telecamere. Con la settimana di Pasqua inizia, di fatto, la stagione turistica veneziana più intensa e in uno dei punti più «caldi» della pressione sulla città, cioè la Basilica di San Marco, entrano in vigore nuovi dispositivi e procedure. E’ da più di un anno che se ne parla, ma solo da alcuni giorni, infatti, sono stati installati i nuovi tornelli di accesso, che potranno essere varcati solo tramite un biglietto, che comunque resterà gratuito. «Questo ovviamente per chi non vuole pagare la prenotazione in anticipo, che di solito sono circa i due terzi dei visitatori», dice il primo procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin. Cioè quel ticket che consente di fissare un orario e saltare la coda in entrata, che – come annunciato mesi fa – è passato da 2 a 3 euro, come si può vedere sul sito internet www.venetoinside.com, che dal 2010 gestisce i ticket digitali per la basilica. Sono inoltre allo studio anche una serie di altri sistemi tecnologici e di sicurezza a cui sta lavorando il Politecnico di Torino.
Ma la grande novità è quella dei conta-persone. Dopo una sperimentazione di alcune settimane, da pochi giorni sono operativi gli «occhi» all’ingresso e all’uscita della basilica, che conteranno «in tempo reale» quante persone ci sono all’interno: l’obiettivo dichiarato più volte, vista la delicatezza del luogo, è quello di limitare i visitatori a 3 mila al giorno, spalmati in dieci ore di apertura, quindi circa 300 ogni sessanta minuti. Fino ad ora questo avveniva un po’ «a occhio», ma ora ci sono gli strumenti tecnologici che consentono un conteggio preciso: il sensore riesce infatti a contare le sagome in in- gresso e in uscita e quindi a stabilire il numero di chi è dentro. «Per il futuro l’obiettivo è poi anche di poter identificare chi entra in basilica, ovviamente per motivi di sicurezza e solo in accordo con le forze dell’ordine», precisa Tesserin. La tecnologia entrerà in basilica anche per monitorare in maniera precisa le condizioni climatiche interne, a partire da temperatura e umidità, proprio per proteggere i delicatissimi mosaici e le altre opere d’arte.
Ma non è tutto. La Procuratoria di San Marco sta anche lavorando per sperimentare un nuovo percorso di visita della basilica, che passi in via più diretta attraverso i punti più attraenti, dalla pala al tesoro, fino al museo. Già oggi il tour è obbligato e dura una decina di minuti, proprio per fare spazio a tutti. «Siamo al lavoro per creare un biglietto unico, acquistabile on-line, che metta insieme tutti le meraviglie della basilica», continua Tesserin. Attualmente su www.venetoinside.com si possono comprare, oltre ai ticket da 3 euro «salta-code», anche quelli per il campanile (a 13 euro con l’accesso privilegiato, il biglietto semplice si compra in loco a 8 euro), mentre nella basilica si possono acquistare quelli per il museo di San Marco (5 euro), la pala d’oro (2 euro) e il tesoro (3 euro). «Si tratta di sperimentazioni che contiamo di rendere poi operative dall’anno prossimo», conclude Tesserin.
L’ingresso nel luogo di culto, per disposizioni della Conferenza episcopale italiana resta invece sempre gratuito, ma con la coda. Il Politecnico di Torino sta invece lavorando su altre ipotesi relative alla sicurezza, che ovviamente deve essere massima in un luogo che per il suo ruolo simbolico può essere l’obiettivo di attacchi terroristici o gesti folli. Ovviamente tutte le misure sono concordate tra Procuratoria e Prefettura e Questura di Venezia.