Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Venezia, patente di corsa
Allo Stirpe di Frosinone il big match di giornata: i lagunari cercano una vittoria per agganciare il «treno» della A diretta. Rinaudo: «Un grande avversario, proviamoci»
VENEZIA E’ la partita della svolta. Lo hanno capito tutti, lo ha detto a chiare lettere Filippo Inzaghi, lo ha ripetuto Joe Tacopina. E lo dice pure Leandro Rinaudo, che scommette su Frosinone-Venezia e non si tira indietro di fronte alla possibilità concreta, in caso di vittoria questa sera, di agganciare il treno che porta alla promozione diretta.
«Inutile fare proclami — spiega Rinaudo — come ha detto il presidente il futuro è oggi. Siamo concentrati sulla partita di Frosinone: se riusciamo a vincere si aprono scenari impensabili, ma dobbiamo solo pensare ad affrontare questo grande avversario nella maniera migliore». Le ultime di formazione che arrivano dal bunker arancioneroverde, da cui non trapela praticamente nulla, danno per più che probabile il ritorno dal primo minuto di Stulac, mentre più incerto è il ritorno di Audero fra i pali. Vicario lo ha sostituito egregiamente con il Cittadella, il portiere scuola Juventus ha un solo allenamento sulle gambe e la decisione verrà presa all’ultimo. «Ho ancora un po’ di tempo per pensarci — ha chiarito Inzaghi, che non sarà in panchina per squalifica e sarà sostituito dal vice D’Angelo — e le scelte vanno ponderate bene. Ho un gruppo di ragazzi straordinario, che mi ha sempre permesso di gestire le situazioni in cui c’erano assenze. Per cui chiunque andrà in campo sicuramente farà il suo dovere».
Non ci sarà Andelkovic e la buona prestazione di Cernuto sembra prospettare una conferma di quest’ultimo dal primo minuto, anziché il ricorso a Bruscagin o Zampano. «A noi non deve interessare la situazione del Frosinone — spiega Inzaghi — dobbiamo fare la nostra parte senza
In campo Inzaghi squalificato, c’è il vice D’Angelo. Tra i pali ballottaggio tra Vicario e Audero
guardare in casa altrui. Quando giochi contro Ciofani, Dionisi e giocatori di questo livello devi essere consapevole di quello che ti aspetta, ma ci presentiamo a questo appuntamento con grande entusiasmo. Domenica è stata una grande partita e abbiamo portato a casa una vittoria che dà orgoglio e prestigio, giovedì giocheremo in un grande stadio e poi andremo a Carpi. Affronteremo entrambe le sfide con determinazione e volontà, poi al termine di queste due partite capiremo in quale posizione ci troveremo». A Frosinone Moreno Longo se la passa piuttosto male, tanto che qualcuno ipotizza persino un esonero in caso di ko. Impensabile, fino a poco tempo fa, ma la ruota gira velocemente e un allenatore ci mette pochissimo a finire sulla graticola, soprattutto se la sua squadra è praticamente obbligata a vincere.
«Il nostro obiettivo rimane la promozione diretta, alla portata pure se il Palermo dovesse vincere il recupero — spiega Longo — e un allenatore è sempre in discussione. Le stagioni hanno sempre il loro corso, al di là dei discorsi estivi. Anche quando le cose andavano bene non stavo a pensare a cosa sarebbe successo se avessimo perso qualche partita. Quanto agli obiettivi iniziali li vedo rispecchiati nella situazione attuale. Sono stato messo in croce perché ho utilizzato Matarese due o tre volte, qualche settimana fa mi chiedevate perché non utilizzassi i giovani. Questo è il calcio, vado avanti con grande dedizione tenendo ben presenti gli obiettivi che mi erano stati dati».