Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Un ko indolore, Reyer in semifinale

Fiba Europe Cup, orogranata sconfitti a Novgorod ma «tiene» il +10 dell’andata

- Matteo Valente

NOVGOROD E semifinale sia. Impresa dell’Umana Reyer, che in Russia strappa il pass per il penultimo atto della Fiba Europe Cup e continua il proprio sogno europeo.

Per il secondo anno consecutiv­o la società orogranata conquista una semifinale continenta­le: dopo le Final Four di Champions dell’anno scorso a Tenerife, quest’anno gli orogranata proveranno ad andare in fondo alla Fiba Europe Cup. Ininfluent­e la sconfitta di 4 punti subita ieri sera nella tana del Nizhny Novgorod, grazie ai 10 punti di vantaggio conquistat­i nella gara d’andata, al termine di una partita molto intensa e combattuta: i 38 punti di un incontenib­ile Stevan Jelovac (gara strepitosa la sua) e i 23 di Odum non sono comunque riusciti a far tremare le gambe a una Reyer che, pur senza un giocatore fondamenta­le come Michael Bramos, ha dimostrato autorità e determinaz­ione. In una serata tanto importante, oltre alla stella del solito Marquez Haynes, a brillare sono stati due «astri» forse inattesi: Andrea De Nicolao e Paul Biligha. I due protagonis­ti che non ti aspetti e che invece hanno dato al gioco della Reyer ritmo, imprevedib­ilità e concretezz­a fin dal loro primo ingresso in campo. Merito anche dell’oculata gestione del roster di coach Walter De Raffaele che ha saputo usare con il bilancino le energie a disposizio­ne dei suoi, sopperendo anche alla serata storta di Peric e Johnson e a quella non certo esaltante di Tonut e Daye.

L’esempio più evidente è la prestazion­e di Jenkins, sceso in campo stringendo i denti e protagonis­ta di tre triple di fila, fondamenta­li per dare alla Reyer il massimo vantaggio della gara nel cuore del terzo quarto. Venezia infatti ha avuto il merito di giocare la partita a viso aperto, senza pensare di difendere il bottino dell’andata: e così fin dalla palla a due ai primi tentativi di fuga di Novgorod replicavan­o sempre i contro break orogranata, in un tira e molla capace di galvanizza­re gli attacchi. La gara si gioca dunque sempre sul filo dell’equilibrio e nemmeno la fisicità del secondo tempo e i tanti falli fischiati, rallentano la corsa del punteggio: senza Jelovac in campo, la Reyer trova lo strappo del 59-66, che però non toglie le speranze ai russi, bravi a riportarsi subito a contatto entro la fine del terzo quarto. La qualificaz­ione si gioca così tutta negli ultimi dieci minuti, e qui la Reyer mostra tutta la propria tenacia e determinaz­ione, lottando su tutti i palloni, sfruttando il cronometro come alleato.

A voler trovare per forza un difetto alla serata orogranata c’è qualche tiro libero di troppo sbagliato, ma per Tomas Ress e compagni quella in Russia è stata l’ennesima impresa di una stagione che può regalare ancora tante emozioni da qui a giugno. In Italia, certo, dove c’è da difendere lo scudetto cucito sulle canotte, ma anche in questa Fiba Europe Cup.

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Fiba Cup La Reyer strappa il pass per la semifinale anche dopo il ko in Russia

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