Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Turismo, boom di prenotazioni per l’estate
Federturismo: «Avremo un aumento del 4%». E per il ponte di Pasqua alberghi al completo ovunque
VENEZIA E’ stato un successo il ponte di Pasqua, per il turismo veneto. Secondo Federalberghi l’occupazione media delle camere negli hotel di tutte le destinazioni è stata dell’85%, con punte del 100% alle terme di Abano e Montegrotto. Tra le città d’arte Venezia e Verona sono state letteralmente prese d’assalto. «E’ andata bene — conferma il presidente regionale di Confturismo e di Federalberghi, Marco Michielli — anche se assistiamo sempre più a un turismo di quantità piuttosto di qualità. L’immagine dei turisti che ballavano nudi a un passo da Rialto la dice lunga. Comunque le Dolomiti venete hanno regalato due intere giornate di splendido sole e la neve in montagna ha favorito l’arrivo di molti turisti, con Cortina che terrà le piste da sci aperte fino a maggio. In barba ai meteo-terroristi che avevano annunciato acqua alta a Venezia e pioggia in altre località, il bel tempo ha fatto registrare il sold out sulle spiagge. Jesolo ha aperto 78 hotel, Sottomarina e Chioggia erano al completo».
Secondo uno studio di Federalberghi, la spesa media pro-capite dei turisti è stata di circa 350 euro e il 60% ha prenotato la stanza chiamando direttamente l’hotel. «È il primo segnale di un’inversione di tendenza — nota Michielli — i clienti stanno finalmente capendo che la prenotazione diretta nei siti degli alberghi, o via telefono, è più conveniente rispetto a quella effettuata sui grandi portali».
Il boom di Pasqua è solo il preludio di una stagione che si prospetta propizia per il turismo: sono già molte le prenotazioni per l’estate. Secondo uno studio del Ciset, il Centro internazionale di studi sull’economia turistica fondato da Ca’ Foscari e Regione, nell’anno in corso il Paese registrerà un +4,7% di visitatori. «Per il Veneto, prima regione turistica d’Italia, il dato è sempre migliorativo rispetto alla media nazionale — spiega Mara Manente, direttore del Ciset — soprattutto per i comparti culturale e dell’acqua.Ci sono buone prospettive anche sul fronte della spesa pro capite, in particolare nelle città d’arte». Sorride la montagna, che con la ripresa economica ha visto tornare gli italiani, veneti compresi, mentre la crisi in Nord Africa ha agevolato un nuovo flusso di tedeschi, soprattutto sul lago di Garda, scelto anche da austriaci, inglesi e olandesi, e il nuovo collegamento diretto Marco Polo di Tessera-Corea ha portato una folla di coreani non solo a Venezia ma in tutto il Veneto, fino a Cortina. «E’ vero, per il terzo anno consecutivo avremo un +4% di turisti — conferma Michielli — ma ciò è dovuto anche al blocco del mercato su Egitto, Turchia, Tunisia legato al terrorismo internazionale. Mi chiedo con preoccupazione cosa accadrà quando torneranno alla normalità. Se la nostra regione si confonderà nella massa degli operatori che si limitano a lanciare offerte al ribasso, non andrà molto avanti. Se dobbiamo stare dietro ai costi europei e alla tassazione italiana, non possiamo inseguire la fascia più bassa dei turisti. Così sviliamo il valore del Veneto, che viene percepito come poco attraente, E’ una spirale pericolosa — avverte il presidente di Confturismo — se non vogliamo finire in braghe di tela dobbiamo posizionarci sul mercato alto. E offrire località sorridenti, sicure, pulite, con poste ciclabili e strutture ristrutturate: così si creano più fatturato, più ricchezza per il territorio e più personale di qualità». (r.r.)
Marco Michielli Per il terzo anno il Veneto registra un +4% di turisti, ma si deve puntare alla fascia alta