Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
E a Jesolo tornano le archistar non più torri ma residence e golf
Palazzi di vetro, piscina sul tetto e telecomando per l’ombrellone
JESOLO Archiviati i progetti delle torri che dovevano ergersi sul lungomare in stile americano, Jesolo ritorna ad essere meta delle archistar per nuovi, grandi, insediamenti turistici. Ecco rispuntare il nome di Richard Meier per la realizzazione di tre palazzi di vetro che sorgeranno dalle fondamenta delle ex colonia Stella Maris, ma entro l’anno prenderanno avvio anche il progetto di albergo diffuso «Laghetti Sile», un nuovo campo da golf integrato a quello attuale con residenze in legno per gli appassionati di questo sport. E poi c’è il «Thaitimare» a gradoni, dotato di 69 appartamenti a 5 stelle forniti di sistema domotico, che permetterà di accendere il climatizzatore o abbassare le tapparelle da sotto l’ombrellone.
La crisi che dal 2011 al 2015 aveva portato Jesolo al crollo dei prezzi fino al 30%, e di conseguenza al fallimento di blasonate imprese operanti nell’edilizia, pare essere un ricordo. Lo conferma l’interesse dei grossi investitori, che continuano a costruire seppur con un’inversione di tendenza rispetto al passato: niente più torri ma villaggi e palazzi forniti di servizi a cinque stelle. Per questo tipo di offerta la clientela è disposta a spendere — fanno sapere gli operatori immobiliari del litorale — anche perché la crisi delle banche venete ha rilanciato gli investimenti sul mattone». Forti di ricerche di mercato e considerato il successo ottenuto dallo «Jesolo Lido Village» firmato da Richard Meier, una cordata di imprenditori austriaci e tedeschi che fa capo alla famiglia Reikegger (Hotel Falkensteiner) ha avviato i lavori per la realizzazione di tre palazzi nella sede delle ex colonie di Jesolo: due residence e una residenza turistico-alberghiera.
Lo skyline riprenderà le linee essenziali dello «Jesolo Lido Village»: palazzi di vetro luminosi, quello principale decentrato per ricavare nella parte anteriore un sistema di piscine coperte ed esterne, e un beach club come nelle più importanti località balneari oltreoceano. I prezzi? Una media di 7mila euro al metro quadro, fino a 10mila sul fronte mare, partendo da circa 350mila euro per gli appartamenti più piccoli.
«Jesolo resta la località più attrattiva del Veneto — commenta il sindaco, Valerio Zoggia —. Da circa due anni è in atto una ripresa sul fronte urbanistico, gli investitori credono in questa località, gli uffici tecnici stanno ritornando al lavoro dei tempi d’oro». Altrettanto interessante il progetto «Laghetti Sile», i cui lavori dovrebbero iniziare entro il 2018. Si tratta di un esempio di «hotel diffuso», per vacanze in appartamento usufruendo però di servizi alberghieri, come ad esempio del ristorante, delle pulizie e del cambio biancheria. «Laghetti Sile» nascerà su una superficie di 138 mila metri cubi a lato di via Roma Destra, lungo il Sile, e proprio questa sarà l’essenza del progetto. Una chiusa consentirà il circolo del fiume all’interno del villaggio, dove verranno create biopiscine, 300 unità abitative nel verde, un edificio di 2000 metri cubi che conterrà reception, uffici, bar e ristorante, park da 368 posti auto e accesso con kart elettrici.
Tra le piazze Marconi e Manzoni, sorto dalle fondamenta dell’ex hotel Thaiti sta poi nascendo il «Thaitimare», residence a gradoni con 69 residenze da 50 a 87 metri quadri e un attico da 200. Gli appartamenti sono forniti di controllo domotico e ciò significa che con tablet o cellulare da sotto l’ombrellone si potranno accendere il condizionatore, gli elettrodomestici, abbassare le tapparelle e molto altro. All’esterno ci si potrà immergere in una piscina finlandese con vista mare, riscaldata. Anche in questo caso la cordata di imprenditori veneti che sta realizzando il progetto (inaugurazione nel 2019) ha pensato alla vacanza «no stress», ossia alla possibilità di alloggiare in appartamento usufruendo del ristorante o del centro benessere del vicino hotel a 5 stelle.
Infine un progetto per i golfisti, sempre a lato di via Roma Destra, in continuazione con l’attuale campo da golf. Entro l’anno inizieranno i lavori per la realizzazione di altre 9 buche e 9 aggregazioni residenziali in legno su due piani, pari a 40mila metri cubi. Il progetto presentato dalla famiglia Pesce di Noale e dalla società Emmepi (proprietaria del terreno) punta ad ampliare il turismo in primavera e autunno, inserendo il nuovo campo da golf nel circuito mondiale.