Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Siepi, traslochi e inventari quei 28 lavoratori rinati «Modello da rafforzare»
MESTRE Sono 28 e ripuliscono i parchi e giardini, potano siepi e alberi, eseguono traslochi e sgomberi in uffici pubblici come anche inventari negli archivi. Si tratta dei lavoratori socialmente utili occupati nel progetto «Venezia-LPU.017» finanziato dalla Regione e dal Comune di Venezia e rivolto a cittadini in disagio sociale ed economico o emarginati dal mercato del lavoro. L’intervento, realizzato insieme al Consorzio Csu Zorzetto e dalle cooperative Coges, Labor, Libertà, Sarha, Mace, Primavera e Non solo verde, ha permesso di eseguire manutenzioni, altrimenti non possibili per mancanza di fondi e personale, in luoghi come parco Bissuola e biblioteca Vez.
Ieri, l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini ha incontrato Gisella, Alessandra, Maria Cristina, Alit, Diego, Giovanni, Maurizio, Luca e Armando, parte cioè delle persone seguite dalla direzione Politiche sociali in questo percorso di reinserimento nel mondo del lavoro. «I lavori di pubblica utilità garantiscono numerosi vantaggi - ha commentato - i beneficiari coinvolti, oltre a un guadagno economico, seguono una proposta formativa e di inserimento nel mondo del lavoro; la comunità ottiene un miglioramento dei servizi pubblici e il Comune risparmia nei costi». Al parco Bissuola sono stati ripuliti più di cento pozzetti di acque bianche, centinaia di metri di canalette di scolo e vialetti e scarichi intasati nei bagni. In biblioteca, è stato messo il sistema anti-taccheggio a 40 mila libri. Altri lavoratori sono impiegati al parco di San Giuliano, al Centro logistico del Tronchetto e al Candiani. «Visti i risultati positivi intendiamo continuare e rafforzare questi progetti in futuro», ha detto Venturini. (g. b.)
Sociale Venturini: così le persone si reinseriscono