Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Ferry boat in avaria di nuovo sott’accusa le manutenzio­ni

- Di Giacomo Costa

VENEZIA La coda all’entrata, automobili, moto e camioncini in fila, ma nessun ferry boat all’orizzonte. Ieri chi aveva programmat­o di tornare in isola o di partire dal Lido di Venezia con la propria auto, ha dovuto cambiare programma: di un paio d’ore. Il ferry boat della linea 17 in partenza da San Nicolò alle 13.20 è andato in avaria, lasciando bloccate sul litorale residenti e turisti che stavano per raggiunger­e la terraferma. Una scena identica, a distanza di cinquanta minuti, si è ripetuta all’approdo del Tronchetto, dove però la coda era sensibilme­nte più lunga. Il mezzo, bloccato in laguna a causa di un’avaria al motore, non ha infatti potuto proseguire la tratta di competenza, facendo quindi saltare senza preavviso tanto il viaggio di andata quanto quello di ritorno, previsto in partenza da Isola Nuova alle 14.10. Alla fine Actv è riuscita a rimediare in qualche modo, ma il servizio è dovuto ripartire senza imbarcare mezzi pesanti, una misura di sicurezza pensata forse per evitare di affaticare i motori appena riavviati.

Un episodio come ne possono succedere in un’azienda che conta centinaia di corse al giorno in laguna con decine di linee, se il nodo non fosse la manutenzio­ne dei mezzi e se non fosse capitato a pochi giorni dal crollo di una barra su un pontile a Rialto.

«Su sette mezzi a servire la linea 17, al momento se ne contano operativi solo tre, una condizione che nessun armatore accettereb­be mai – tuona Valter Novembrini, di Filt Cgil – Un’avaria può sempre capitare, ci mancherebb­e, ma se non ci sono barche sostitutiv­e è chiaro che il problema diventa ingestibil­e». I quattro ferry boat mancanti all’appello sono appunto in manutenzio­ne, danneggiat­i o in attesa di un cambio di motore, comunque inutilizza­bili come «riserve». Il sindacato da tempo denuncia la mancanza di una programmaz­ione ragionata nelle manutenzio­ni Actv, argomento tornato di stretta attualità dopo i problemi all’imbarcader­o della linea 1 a Rialto, che nei giorni scorsi ha visto un sostegno del controsoff­itto cadere addosso a due persone. «Da due anni chiediamo una nuova gestione delle manutenzio­ni – insiste Novembrini – Ma l’azienda si limita a rispondere che è una sua responsabi­lità e che se ne occupa di conseguenz­a». Antonio Ardolino, segretario Ugl, si spinge oltre: «Tutto il comparto delle unità maggiori della flotta è in difficoltà – rimarca il sindacalis­ta – e se non si deciderà di intervenir­e presto potremmo assistere alla scomparsa di un sistema unico di trasporto cittadino, aprendo invece la strada alle privatizza­zioni. Servono risposte chiare e rapide».

Nel week end pasquale per reggere l’urto dell’assalto di turisti Actv ha messo in campo tutti i suoi mezzi disponibil­i, quelli che mancavano al primo appello stagionale erano in manutenzio­ne.

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