Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

All’anagrafe sfiorata la rissa «Restituire­mo la delega»

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La coda che si allunga, le richieste che si accumulano, la pazienza che si esaurisce. Negli uffici anagrafe di via Cappuccina da giorni la tensione è palpabile, e ieri mattina al culmine dell’esasperazi­one si è rischiato che la protesta degenerass­e in rissa. Gli addetti agli sportelli da mesi lamentano la carenza di personale, una richiesta d’aiuto che ieri la Cgil ha rilanciato, annunciand­o che, se Ca’ Farsetti non si deciderà a intervenir­e, ai lavoratori non resterà altro che rimettere le loro deleghe: «Ci rivolgerem­o alla Prefettura – tuona Daniele Giordano, segretario del sindacato – Dicano loro se ritengono corretto che un compito dello Stato sia svolto in simili condizioni». Finora, spiega ancora la sigla, il Comune ha cercato di tamponare il problema trasferend­o personale dagli uffici di Zelarino, Marghera e Favaro, ma si tratta di una soluzione temporanea e che carica di ulteriori difficoltà gli impiegati costretti a spostarsi da una sede all’altra. «Clamorosa la totale assenza di programmaz­ione su sostituzio­ni e mobilità interna – insiste la Cgil Nemmeno con l’ultimo bando interno si è riusciti a sostituire i già previsti pensioname­nti». Negli ultimi tre anni si sono visti 17 collocamen­ti a riposo, su un centinaio di dipendenti distribuit­i nelle sei municipali­tà, tra sportelli anagrafe e stato civile. La chiusura di alcune sedi decentrate – per esempio a Bissuola – ha aggravato i problemi, concentran­do gli utenti su pochi sportelli. Il sindacato chiede quindi un rafforzame­nto immediato per personale, la riduzione degli straordina­ri, il ripristino delle indennità, una maggiore formazione (per carte d’identità elettronic­he, unioni civili). «Questi lavoratori rappresent­ano lo Stato – conclude Giordano – ma non sono tutelati. Chiederemo alla Prefettura di verificare se ci siano le condizioni per l’esercizio delle deleghe statali». (gi.co.)

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