Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Casellati, patto di ferro con Venezia «Turismo, ascolteremo le richieste»
La presidente del Senato a Ca’ Farsetti e a Mestre ringrazia il sindaco: sovrintenderò all’applicazione di nuove misure. Brugnaro: ora c’è un punto di riferimento a Roma
«Sono stati gli impegni della mia campagna elettorale», dice Elisabetta Casellati. Due mesi fa era la candidata (blindata vista la legge elettorale) di Forza Italia nel collegio uninominale di Venezia, oggi è la prima presidente donna del Senato. Ieri erano promesse, oggi sono diventati impegni. «Non si potranno ignorare le richieste che arrivano da Venezia e questo deve essere chiaro — spiega durante la sua visita in Laguna accompagnata dal sindaco Luigi Brugnaro — Questo territorio lo conosco meglio di ogni altro, perché è la terra dove sono nata, dei miei affetti, è la terra che mi ricollega direttamente a Roma». Padovana ma ormai veneziana di adozione. Non a caso una delle prime visite è proprio nel collegio in cui è stata eletta. Brugnaro l’ha accolta a Ca’ Farsetti («Grazie per aver trovato il tempo per questa visita, che è insieme segno della sua confermata umiltà e un ringraziamento alla città. Venezia ti accoglierà sempre a braccia aperte, qui sarai sempre la benvenuta», le ha detto), l’ha accompagnata a Marghera (dove ha voluto ringraziare in un incontro privato, nel Punto comune fucsia, le persone che l’hanno aiutata durante la campagna elettorale), prima della passeggiata in piazza Ferretto, occasione per ribadire la riconoscenza al sindaco per il suo impegno: «Per Venezia io ci sarò sempre», ha sottolineato regalandogli una targa, in arrivo direttamente dal Senato: «Un omaggio a Brugnaro, che però si meriterebbe di più».
Ad attendere la presidente a Mestre tutti i sindaci metropolitani schierati con la fascia tricolore. «Durante la campagna elettorale avevo detto che sarei tornata e, come promesso, sono qui a ringraziarvi della fiducia che mi avete dato — ha detto Elisabetta Alberti Casellati — Ora rivesto una carica importante, di cui sono molto orgogliosa, sono la pri- ma presidente donna ma per il Veneto non è una novità, la prima donna laureata Elena Lucrezia Cornaro, era veneta, come la prima donna ministro, Tina Anselmi. Il Veneto produce sempre tante novità e bisogna essere orgogliosi di essere veneti». Alla mattina a Ca’ Farsetti aveva distribuito delle rose bianche alle donne presenti come segno di ringraziamento «per il lavoro che pazientemente svolgono tutti i giorni». La giornata di ieri ha però dimostrato il legame tra Elisabetta Casellati e Luigi Brugnaro, tra il presidente del Senato e il sindaco di Venezia, tra la donna e la città («Qui ho vissuto un mese intenso che mi ha permesso di conoscere questo territorio con il quale si è stabilito un vincolo forte», ha detto). E’ chiaro che avere la seconda carica dello Stato come punto di riferimento a Roma lascia ben sperare, indipendentemente dal governo che nascerà.
Anche perché le richieste della città, sono quelle che la senatrice aveva fatto proprie non più di un mese fa, durante la campagna elettorale. «Questo è un territorio che chiede risposte alle proprie esigenze particolari e che merita di riavere ciò che generosamente ha dato all’Italia, le sollecitazioni che oggi mi arrivano sono problemi che conosco da sempre», ha ribadito a Ca’ Farsetti davanti alle autorità e ai consiglieri comunali. E le richieste sono quelle che il sindaco ha fatto ufficialmente a Roma, ad esempio sulla gestione dei flussi: più poteri per poter chiudere la città nei giorni da bollino nero. «Mi aspetto la riforma della Legge speciale, così come ha promesso il centrodestra, una riforma che preveda più poteri al sindaco di Venezia — ha spiegato qualche giorno fa Brugnaro in un’intervista al Corriere del Veneto — La soluzione è ovvia: entra sempre in città chi vive, lavora o ha un luogo in cui dormire, gli altri restano fuori. Dobbiamo garantire la vivibilità prima di tutto ai residenti, ma anche agli stessi turisti. Venezia è una città speciale, ma in molti non l’hanno ancora capito, nemmeno a Roma».
La risposta della presidente del Senato è promettente: «Sono gli impegni della mia campagna elettorale — spiega — Io come seconda carico dello Stato non posso impegnarmi in prima persona ma è chiaro che sovrintenderò all’applicazione di tutto quello che è stato detto, non tanto perché lo dice un sindaco straordinario qual è Luigi Brugnaro ma perché il sindaco ha evidenziato delle reali esigenze dei cittadini, noi stiamo guardando a questo».
"Senatrice Si è creato un vincolo forte con questo territorio