Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Chiusure e deviazioni, la prova il Primo maggio

Calatrava e Lista di Spagna off limits, Brugnaro: «Soluzioni tampone ma lavoriamo»

- Gi.Co.

«Il primo maggio torneremo a mettere mano ai percorsi turistici, faremo una prova per cercare in qualche modo di stemperare il traffico, deviandolo per alleggerir­e le zone critiche. Sono soluzioni tampone, la città è comunque uno spazio finito, ma continuiam­o a lavorare». La lezione del weekend pasquale non è passata inascoltat­a, il boom di presenze in centro storico ha spinto l’amministra­zione comunale ad organizzar­e le prossime festività quasi come fossero giornate «grasse» di Carnevale, e ieri è stato lo stesso sindaco Luigi Brugnaro a confermare i prossimi provvedime­nti, anticipati ieri dal Corriere del Veneto. L’intenzione, nel ponte del 1 maggio, è di ridurre il carico turistico su Strada Nova, chiudendo il ponte della Costituzio­ne e lista di Spagna per dirottare le masse verso il ponte degli Scalzi e quindi San Polo. Sulle strettoie cittadine si proverà la via dei sensi unici, ma in altri punti sarà indispensa­bile un intervento struttural­e; è il caso del ponte della Paglia, che per essere «alleggerit­o» dagli arrivi deve prima vedere lo spostament­o dei moli riservati ai lancioni turistici. «Abbiamo comunque già fatto tanto – ha ribadito ieri Brugnaro a margine della visita al museo di Casanova – Gli accessi prioritari per gli imbarcader­i prima non c’erano, oggi li usano tutti. A Pasqua, fatalità, la coda si è formata nei pontili con ingressi indifferen­ziati. Abbiamo ridotto il moto ondoso in bacino di San Marco, dove le onde erano alte due metri. Abbiamo eliminato la spazzatura dalle strade, per questo “affamiamo” i gabbiani. Ma non possiamo fermare le persone che vogliono entrare in città, non ne abbiamo la facoltà. Intanto Trenitalia pubblicizz­a le Frecce invitando tutti a venire a Venezia per Pasqua». All’idea dello spopolamen­to del centro storico, il sindaco risponde ancora con il suo progetto di grande città unita: «Basta con questa storia che Venezia ha meno di 50 mila abitanti, bisogna contarli tutti e dire che sono più di 260 mila. La soluzione è essere più grandi e più forti, per riuscire a farci sentire. Stiamo persino pensando a una petizione per chiedere al governo – quando ci sarà – di darci la facoltà di chiudere la città nei giorni da bollino nero».

Piano anti caos

Il Comune sta lavorando al piano per evitare gli ingorghi in Strada nova e alla Paglia con lo spostament­o dei lancioni

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