Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Un thermos abbandonato mezza Piazza evacuata
Un banalissimo thermos lasciato sui masegni e scatta la psicosi bomba. Ieri mattina, poco dopo le 11, alcuni passanti hanno notato la bottiglia in piazza San Marco, a pochi passi dall’ingresso del campanile e della basilica e, senza alcuna esitazione, hanno avvertito gli agenti che si trovavano sul posto. Immediatamente è scattato il piano anti-bomba, sul posto sono accorse due squadre dei vigili del fuoco, tra cui gli specialisti del reparto Nbcr (acronimo di nucleare, biologico, chimico e radiologico). Ma non solo, la polizia municipale ha delimitato l’area e fatto sgomberare quel lato della piazza, in attesa che arrivassero anche gli agenti della polizia e i carabinieri. Il thermos, come accade sempre in queste circostanze, è stato ispezionato a distanza e quindi fatto brillare. Dentro non c’era materiale esplosivo e tanto meno qualche pericoloso liquido che avrebbe potuto diffondere virus e batteri: era un semplice contenitore dimenticato probabilmente da qualche turista. Alle 13 l’allarme è rientrato e piazza San Marco è tornata a vivere come ogni giorni con la continua presenza di turisti e veneziani. L’allerta terrorismo è ai massimi livelli e in una sola settimana ci sono tre allarmi bomba in area marciana. In vista dell’apertura della Biennale Architettura e dell’estate quando Venezia è invasa da migliaia di turisti ogni giorno i controlli saranno intensificati. «La sicurezza deve venire prima di tutto —commenta Claudio Vernier, presidente dell’associazione Piazza San Marco — Nessuno nega che sia una scocciatura quando vengono evacuate porzioni dell’area ma non possiamo farci nulla, in questo momento storico c’è paura, in passato un thermos dimenticato non avrebbe allarmato nessuno, ora invece viene subito allertata la polizia e scatta l’allarme terrorismo». Detto questo, per chi lavora a San Marco, «è meglio un controllo in più che uno in meno», conclude. (g. b.)