Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Una laguna da riciclare per tornare bambini

- Monica Zicchiero

sonagli, portapillo­le, un bastone da passeggio, una cornice leggera. Tutti in legno ricavato da briccole, pontili, scale, corrimano affaticati dall’usura di Venezia, tutti griffati da un codice: il numero civico di un’attività storica della città che è da scoprire, come in una caccia al tesoro. I portapillo­le, ad esempio. «Conducono alle due farmacie rinomate di Venezia – sorride Marson – Ho avuto io l’idea: vedevo gli anziani tirare fuori questi orribili cosi di plastica. Vogliamo dare alla gente la possibilit­à di portarsi a casa oggetti di design, di legno naturale, legati a Venezia». Oggetti belli, che parlano ai nonni e ai nipoti perché è questo il filo conduttore: la memoria. «Noi parliamo spesso di bellezza come concetto – annuisce Karin – Che è anche annusare, accarezzar­e, toccare. Il legno si presta, soprattutt­o quello che rischia di essere buttato. È un concetto, la bellezza, di salvaguard­ia, di recupero, di nuova vita». Foratura, levigatura, assemblagg­io, confezione e logistica sono affidati alla Futura di San Vito Tagliament­o, cooperativ­a che impiega sopratutto disabili. Per ora il canale di vendita principale è il sito internet, a maggio ci saranno i bookshop di Giardini e Arsenale alla Biennale e proprio ieri Marson e Friebel hanno cercato una vetrina in zona via Garibaldi. Il progetto è circolare: quello che da Venezia viene, a Venezia torna. «Siamo una benefit company. Per ora cerchiamo di fare utili; domani organizzer­emo aste benefiche per restaurare cose che stiamo acquistand­o: vecchie stazioni di taxi, di vaporetti, una piccola gondola traghetto. Per poco mi è sfuggito il vecchio ponte votivo della Salute», scuote la testa Marson. E’ già pronto al prossimo passo: recuperare gli scarti delle vetrerie di Murano. «Il recupero è un mio pallino fin da piccolo: le biciclette non le compravo, le assemblavo con pezzi di risulta», ride il designer. «Lo scopo di Pieces of Venice? Spero che la gente non compri più gondole di plastica e ventagli made in China».

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Designer Luciano Marson e Karin Friebel che hanno lanciato «Pieces of Venice» (foto Vision). A sinistra il mini taxi e gli oggetti con suoni e visioni
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