Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Briccole, pontili, vecchie gondole: una start-up riutilizza i materiali per creare oggetti di design. Debutto alla Triennale
Marson Ogni pezzo ha per nome il civico di una attività storica di Venezia
VENEZIA Una briccola destinata al macero, un vecchio pontile in larice che non regge più i passi, un corrimano ingrigito dalle intemperie e dalle tante mani che ci si sono posate. Pezzi di Venezia che invecchiano senza fare storia ma che ne hanno assorbito la vita. Piangerebbe il cuore a chiunque, a pensarli in discarica. Il designer Luciano Marson (tre Compassi d’Oro, fondatore di Horm) fa il giro delle imprese che tra Cavallino e Chioggia si occupano di smontare le vecchie strutture lagunari e compra il possibile. Con l’amico imprenditore Luca Cerchier ha concepito un’idea che faceva brillare gli occhi ogni volta che ne parlava alla compagna, Karin Friebel. Che alla fine non ha resistito alla poesia del progetto ed è diventata la presidente di una start-up che debutta alla Triennale di Milano, espone a Palazzo Strozzi a Firenze e a maggio sarà una delle novità della Biennale, tra Arsenale e Giardini.
Pieces of Venice, si chiama, ed è già in vendita in preview sull’omonimo sito. Giocattoli dal profilo semplice ed essenziale come il motoscafo o il vaporetto disegnati dal veneziano Marco Zito, giochi perduti come la «raganella», abat jour che ricordano i tappi di sughero dello champagne, ventagli,