Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Mestre, c’è il Vicenza Ziro: «Non sarà mai un match qualunque»
MESTRE Come all’andata, sarà la «sua» partita. Mauro Zironelli si prepara al crocevia che, forse, non avrebbe mai voluto vivere. Oggi affronterà al Mecchia il Vicenza, la squadra in cui è nato e cresciuto calcisticamente, la squadra per cui batte il suo cuore. Ora arancionero, ma a ben guardare dipinto in modo chiaro e netto di biancorosso.
Il Vicenza annaspa a fondo classifica, è fallito nelle aule di tribunale, è in crisi, è in esercizio provvisorio. Sulla carta non sembra esserci partita con il Mestre che sprinta e che oggi sfrutterà anche il bel tempo per provare ad accelerare in classifica. Ma il calcio è strano e, comunque, la cifra tecnica del Vicenza non è certo da ultimo posto. Anzi. «Lo dico con sincerità — sospira Zironelli — l’ultima squadra che avrei voluto affrontare è il Vicenza, mi dispiace tanto vedere i colori biancorossi in difficoltà. Però è chiaro che sono un professionista e lavoro per il Mestre, darò il massimo per far vincere la mia squadra ma è chiaro che per me affrontare il Vicenza non è lo stesso che fronteggiare un’altra squadra. La mia speranza è che riescano a centrare la salvezza e che poi all’asta ci sia un imprenditore, un gruppo, o una cordata che abbiano competenza e progetti importanti per rilanciare una società che dispone di un pubblico straordinario. Un vero e proprio patrimonio da cui si deve ripartire». La prevendita è stata abbastanza fredda, rispetto al derby con il Padova.
Da Vicenza sono attesi circa duecento tifosi. Zironelli recupererà Perna e Boscolo, potrebbe confermare Zecchin dopo la buona prestazione di Meda e pensa a una maglia da titolare per Sottovia, che sta segnando con una regolarità impressionante. Il resto potrebbe farlo Neto Pereira, con Spagnoli in corsa per una maglia ma in leggero svantaggio. Lerda sembra orientato a proporre il 4-2-3-1, senza Romizi che potrebbe partire dalla panchina e con Ferrari al posto dello squalificato Comi. Il resto lo scriverà il campo, giudice ultimo in un derby mai crudele come questa volta.