Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Da Di Maio a Salvini, dal Colle al Vinitaly

- di Antonino Padovese

Domani e venerdì saranno al Quirinale per le consultazi­oni. Ma domenica i protagonis­ti della politica italiana saranno tutti al Vinitaly. Inaugura la presidente del Senato Alberti Casellati, fra gli ospiti anche Di Maio e Salvini.

VERONA Domani e venerdì tutti al Quirinale per le consultazi­oni del presidente Mattarella. Domenica, invece, appuntamen­to al Vinitaly. I maggiori protagonis­ti dei colloqui al Colle saranno presenti a Verona per il primo giorno

del Salone internazio­nale del vino. A cominciare dalla padovana Maria Elisabetta Alberti Casellati: venerdì la presidente del Senato chiuderà il secondo giro di consultazi­oni e 48 ore dopo inaugurerà la 52esima edizione del Salone a Veronafier­e.

Quel giorno sarà accompagna­ta dal governator­e del Veneto, Luca Zaia e, per il governo, dal viceminist­ero per le politiche agricole Andrea Olivero. Sarà assente dopo quattro edizioni consecutiv­e Maurizio Martina, che si è dimesso da ministro dopo essere diventato segretario reggente del Partito democratic­o, l’interim è in mano al presidente dimissiona­rio del Consiglio Gentiloni. Domenica hanno confermato la presenza il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio (nel 2015 visitò lo stand della regione Campania quando era vicepresid­ente della Camera) e il segretario federale della Lega Matteo Salvini, che sarà accompagna­to dal vicesegret­ario federale del Carroccio e vicepresid­ente di Montecitor­io Lorenzo Fontana. Di Maio e Salvini, i due aspiranti premier, tre giorni dopo le consultazi­oni al Quirinale, si vedranno al Vinitaly, entrambi con la speranza nascosta ma oggi lontana di poter brindare per un’intesa raggiunta. Negli ultimi anni la Fiera di Verona è stato una ribalta importante per i nostri politici. Nel 2010 Luca Zaia, nella doppia veste di neogoverna­tore Luca Zaia e ministro delle Politiche agricole, accompagnò Giorgio Napolitano, primo presidente della Repubblica a visitare il Salone. Quattro anni dopo Zaia (solo governator­e) invitò il neopremier Matteo Renzi nello stand della Regione e gli regalò la bandiera del Veneto. Due anni dopo fu invece invitato il governator­e della Regione Puglia Michele Emiliano, che condividev­a con Zaia le ragioni del referendum contro le trivelle nell’Adriatico. Nel 2016, anno in cui il Vinitaly numero 50 fu inaugurato da Mattarella, Renzi fu accolto non più dagli applausi del 2014 dai fischi. «Buffone!», gli urlavano gli operatori. L’anticipo di un’inversione di marcia della popolarità che culminò, sei mesi dopo, il 4 dicembre, con la sconfitta al referendum costituzio­nale.

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Gli ospiti Luigi Di Maio, Matteo Salvini e Elisabetta Casellati attesi domenica per brindare al Vinitaly
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