Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La Regione: «I bimbi No-Vax finiscano l’anno scolastico»
VENEZIA A cinque mesi dal verdetto della Corte costituzionale che ha messo fine al braccio di ferro tra la Regione Veneto e il Governo Gentiloni sui vaccini obbligatori, dal consiglio regionale è arrivata ieri una nuova sponda ai genitori No-Vax che pervicacemente si rifiutano di rispettare la legge voluta dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Con 23 voti a favore su 42 presenti, la maggioranza formata da Lega e Lista Zaia, Forza Italia e Fratelli d’Italia più Centrodestra Veneto ha infatti approvato una mozione, presentata da Massimiliano Barison di Fdi che impegna la Giunta Zaia a garantire ai bambini di età compresa fra 0 e 6 anni non ancora vaccinati «la continuità educativa per l’anno scolastico in corso senza alcuna interruzione». E questo nonostante Il Governo abbia già spostato dal 10 marzo al 30 aprile il termine ultimo entro il quale in Veneto dovranno essere regolarizzate le posizioni dei bambini non ancora vaccinati (è sufficiente presentare l’avvenuta prenotazione presso l'Usl). È vero, come ha fatto notare il centrista Marino Zorzato, che si tratta di una mozione di dubbia efficacia perché «ora che la Regione si attiva, convince un governo che non c’è e ne riceve il via libera ad un nuovo slittamento dei termini, non solo è finito l’anno scolastico in corso ma è già iniziato quello nuovo», e però non sfugge che più del valore pratico, a contare è quello politico, perché nonostante tutti gli intervenuti, a cominciare dallo stesso Barison, abbiano sottolineato di essere «assolutamente favorevoli ai vaccini» e di voler solo superare «un’inutile forzatura della legge Lorenzin che non cambia nulla per i bambini creando solo disagi per i genitori, specie quelli che lavorano», è indubbio che l’atto approvato ieri darà nuova linfa a quanti si battono da mesi contro l’obbligatorietà fino al punto di costringere i figli a lasciare la scuola e darà loro nuova «copertura politica» dopo quella del ricorso - poi bocciato - deciso dalla Regione alla Consulta. «Per seguire superstizioni e credenze folli qui si pretende di fregarsene della legge e della salute dei bambini» ha attaccato la dem Alessandra Moretti, mentre Piero Ruzzante di Leu ha chiesto «per quale ragione, in Italia, ogni volta che c’è una legge si deve far di tutto per non farla rispettare». Replica Barison: «L’anno scolastico sta per concludersi e la campagna elettorale è finita. Usiamo il buonsenso».