Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Porter, l’inganno del taxi compreso nel prezzo valigie

L’ira dei tassisti, lettera di protesta al Comune

- Giacomo Costa

VENEZIA Si scende dal treno, si raggiunge la fondamenta di Santa Lucia e, intimoriti dalla prospettiv­a di una marcia tra ponti e calli con valigia al seguito, ci si affida all’uomo con la pettorina catarifran­gente e il carrello di ferro, che sulla schiena ha scritto «porter service hotel taxi». Sarà lui a caricare borse e zaini su una barca bianca, che poi filerà dritta fino all’albergo.

Solo allora, arrivati alla reception, si scopre che quanto pagato al trasportat­ore – di media cinque o dieci euro a bagaglio – copriva solo il trasporto della valigia e non la corsa segnata dal tassametro. Un equivoco fin troppo comune, alimentato dall’ambiguità dei «porter» - che ormai sono quasi una quarantina - e ora denunciato dai motoscafis­ti iscritti a Confcommer­cio Ascom Venezia, dal Consorzio Motoscafi Venezia e dal Consorzio Venezia Taxi.

« Hanno addos so una scritta ingannevol­e, così il cliente pensa che sia un unico servizio che comprende sia facchinagg­io che viaggio in barca - spiega Valter Cici, presidente dei motoscafis­ti - Ci è capitato in più occasioni che, una volta arrivati in albergo, il turista, meraviglia­to, ci abbia detto di aver già pagato il taxi al portabagag­li e non abbia quindi saldato la corsa».

Rincara la dose Daniele Focardi, numero uno del consorzio taxi: «In questo modo non solo mettono noi in difficoltà, ma forniscono anche una brutta immagine della città a chi è appena arrivato».

Le osservazio­ni dei trasportat­ori però non si fermano qui, e contestano anche la disposizio­ne dei pontili riservati al trasporto privato, troppo vicini a quelli dei mezzi Actv: la vicinanza degli imbarcader­i del trasporto pubblico allo stazio creerebbe problemi di manovra per la scarsa visibilità in uscita, tanto per i tassisti quanto per i comandanti dei vaporetti. I consorzi hanno scritto più volte al Comune, spiegando le difficoltà dei lavoratori e proponendo di spostare il pontile di fronte alla ferrovia, dove era già stato posizionat­o per un breve periodo in occasione del riordino della riva, ma l’amministra­zione non si è ancora espressa.

«Sono già capitati piccoli incidenti in canale, vogliamo evitare che si verifichi una vera tragedia», concludono i tassisti.

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Tensione I trasportat­ori contestano anche la disposizio­ne dei pontili vicini ad Actv

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