Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Effetto turismo, il summit delle realtà civiche che vogliono «resistere» per restare città
VENEZIA I turisti le amano, vogliono vederle, fotografarle e godere delle loro bellezze artistiche, storiche e naturali ma forse non sanno che la loro eccessiva presenza sta svuotando isole e città. Venezia, Dubrovnik, Corfù, Cipro, Rodi e Santorini, perle del Mediterraneo che rischiano di diventare un solo grande hotel. Ma chi ancora ci vive (in centro storico a Dubrovnik sono rimasti in 1.600) cerca di resistere ed organizzarsi in comitati, associazioni e gruppi che propongono iniziative e attività di sensibilizzazione su scala internazionale. Le sei realtà, di cui cinque sono siti Unesco, sono accumunate da un problema identico: la trasformazione di palazzi, appartamenti e case in strutture ricettive. Ora, i comitati locali hanno deciso di fare squadra e domani, all’Ateneo Veneto, ci sarà il primo summit delle realtà civiche del Mediterraneo orientale. Promotore dell’incontro: il Gruppo 25 Aprile. «In cinque delle sei città (mancano i dati di Santorini, ndr) i residenti sono 386 mila e i posti letto 292 mila», spiega il presidente del Gruppo Marco Gasparinetti. I dati sono tuttavia per difetto, a Rodi non esiste nemmeno una stima delle affittanze turistiche ma i posti letto negli hotel sono 90 mila, quasi tre volte quelli di Venezia. Quello del boom del ricettivo è un tema caldo a Venezia, i partecipanti al summit saranno numerosi. Ci sarà anche la partecipazione dell’amministrazione comunale: la giunta ha delegato il consigliere Maurizio Crovato a seguire i lavori del summit. (g. b.)