Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
I bianchi, dal volo di Villa Sandi al Soave
La spumantizzata Ribolla di Moretti Polegato e l’esperienza in elicottero. I 150 anni di Carpené e il debutto della Doc del Pinot Grigio
VERONA Oggi alle 14 il governatore Luca Zaia inaugurerà «Universo Prosecco», lo spazio di 150 metri quadrati che nel padiglione 4 mette assieme la Doc e i due consorzi della Docg (Asolo-Montello e Conegliano-Valdobbiadene) con un percorso interattivo. È la novità con cui si presentano al Vinitaly 2018 le nostre più famose bollicine, che, però, continuano a conservare gli stand autonomi: la Doc al padiglione 4, le due Docg all’8. A proposito di bollicine, nel 2018 la Carpené Malvolti celebra il 150esimo anniversario della fondazione con una «magnum 150», una serie limitata la cui bottiglia numero 0001 è stata consegnata al capo dello Stato Sergio Matt arella. Bortol in Angelo Spumanti porta al Vinitaly il Docg Rive di Guia «Angelin Beo», omaggio al cinquantesimo anniversario della cantina e agli 80 anni del fondatore. Ha dieci anni di vita in meno l’azienda Il Colle di San Pietro di Feletto. Per l’anniversario farà degustare uno spumante il cui packaging è frutto di un concorso di idee riservato agli studenti del liceo artistico «Munari» di Vittorio Veneto. La veronese Masi, che nel 2016 ha acquisito il 60 per cento delle quote di Canevel, produce il primo spumante biologico, il «Campofalco», un Valdobbiadene Superiore Docg Brut ottenuto da uve del vigneto «Monfalcon»: 90 per cento Glera, 10 per cento Verdiso. La cantina trevigiana Mionetto ha acquisito la tenuta Montereale in Valcellina (Pordenone), 90 ettari complessivi di cui 80 dedicati a uve Glera.
Molte sono le «chicche» delle aziende che producono Prosecco, ci limitiamo a segnalarne alcune. Andriana e Alessandra Marcello con la cantina «Villa Marcello» arrivano al Salone con un Prosecco e un rosé dedicati alle antenate che nell’Ottocento producevano Verduzzo, Pinot Grigio e Prosecco sia fermo che frizzante. La trevigiana Pizzolato propone il suo metodo classico biologico, che nasce da Incrocio Manzoni e Chardonnay. La rifermentazione sui lieviti dura 18 mesi. La novità dell’azienda tutta al femminile di Bortolomiol è l’Audax zero.3, un Prosecco Superiore di Valdobbiadene Extra Brut, che ha tre grammi di residuo zuccherino, per venire incontro alle tendenze dei mercati in Italia e all’estero. Così ha fatto l’azienda agricola Collalto che farà degustare Ponte Rosso, un Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut Nature, un vino che non ha avuto addizioni di zucchero. Due i prodotti di punta della cantina Masottina di Conegliano, Le Rive di Ogliano Extra Dry e il Contrada Granda Brut, due cru di Ogliano. L’azienda Perlage è al Vinitaly con i suoi vini biologici che hanno ottenuto una certificazione vegana.
La novità di Villa Sandi è la Ribolla gialla spumante. Il vitigno autoctono friulano viene spumantizzato con un metodo Charmat lungo (12 mesi di fermentazione e maturazione in autoclave) e al Vinitaly potrà essere degustato in un «salottino» con i visori 3D per «volare» sulle colline del Prosecco. «La nostra Ribolla è un omaggio all’identità del territorio», spiega il presidente Giancarlo Moretti Polegato, che ha previsto anche esclusivi viaggi in elicottero fino ai vigneti di Spilimbergo, in Friuli, dove viene coltivata la Ribolla, e fino alle colline del Prosecco sorvolando Villa Sandi, la villa veneta sede della cantina trevigiana. La spumantizzazione della Ribolla gialla è anche la novità della cantina Astoria, che al Vinitaly presenta lo spumante Tiramisù ottenuto con uve Glera e Moscato e che domani sarà abbinato al dolce al cucchiaio la cui origine è contesa fra Treviso e Tolmezzo.
Spostandoci in provincia di Verona, l’azienda Zenato porta anche il bianco Lugana. Martedì 17 aprile è in programma una verticale con il Lugana Riserva Sergio Zenato. «È un vino nato per l’invecchiamento», sostiene Nadia Zenato. Il Soave arriva al Vinitaly festeggiando i 50 anni della Denominazione che passa attraverso la valorizzazione delle vigne storiche all’introduzione dei cru. Non parteciperà alla rassegna il suo pioniere più conosciuto, Leonildo Pieropan, morto venerdì a 70 anni. Aveva fatto conoscere questo vino in tutto il mondo.
Debutta al Vinitaly il Pinot grigio Doc delle Venezie (presidente Albino Armani) che unisce i produttori di tre regioni. Si tratta di un vino molto apprezzato dal mercato straniero, in particolare dagli Usa. In provincia di Vicenza, il Consorzio Breganze Doc sarà presente in Fiera con una «collettiva» al padiglione 4 dove ci saranno cinque cantine che presenteranno Vespaiolo e Torcolato ma anche Cabernet. L’azienda Firmino Miotti sarà nell’area Fivi mentre la cantina Maculan si trova al padiglione 7.
Moretti Polegato La nostra Ribolla omaggia l’identità del territorio
Zenato Il Lugana è un vino ottimo e nato per l’invecchia mento
Armani È la prima vendemmia del Pinot grigio Doc delle Venezie