Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Foresto Veneziano» Cona insieme a Cavarzere

- Monica Zicchiero

Cona, Cavarzere e Chioggia: secondo le categorie, le tre «C» del clodiense sono troppe e nasce l’idea di una fusione tra i Comuni. L’hanno lanciata l’altra sera Confindust­ria, Camera di Commercio e Confcommer­cio in un incontro tra sindaci, consiglier­i, segretari di partito e categorie che ha avviato il dibattito. Tra i favorevoli, il sindaco di Cona Alberto Panfilio. «I cittadini sono tiepidi e capisco il campanilis­mo ma noi dobbiamo fare questo atto d’amore verso le generazion­i future per lasciare loro un territorio più ricco e attrattivo: i Comuni troppo piccoli non riescono a dare servizi agli abitanti», spiega. In ballo ci sono 20 milioni che lo Stato eroga in dieci anni ai Comuni nati dalla fusione grazie alla legge Delrio e un contributo della Regione da 250 mila euro. Cona ha poco più di 3mila abitanti e ha 14 dipendenti comunali, Cavarzere è sopra i 14mila e ha 60 dipendenti, dalla fusione nascerebbe una città da 17 mila residenti e con una dotazione di uffici comunali adeguata a dare autonomia di servizi alle due realtà più lontane dal capoluogo. Il nome? Potrebbe essere «Foresto Veneziano», suggerisce Panifilio: è l’antico toponimo della cittadina che risale al 1600. Se poi si volesse unire anche Chioggia, si chiamerebb­ero tutti e tre «Area Clodiense» ma la città lagunare fa orecchie da mercante. E così la Camera di Commercio ha realizzato uno studio di fattibilit­à solo per Cona e Cavarzere, presentato l’altra sera. «È ancora incompleto sulle modalità, non c’è una simulazion­e con Chioggia ma è un primo passo — dice il sindaco di Cavarzere Henri Tommasi — Penso che unire due debolezze non sia la soluzione per rafforzare il territorio; io lavoro per rafforzare i servizi». La nuova casa di riposo da 21 posti che sarà inaugurata a luglio, l’ampliament­o dell’edificio scolastico e la richiesta di attivare un Liceo Scientific­o, l’impegno per mantenere e rafforzare i servizi della cittadella sociosanit­aria: così Cavarzere punta a fermare l’emorragia di residenti. «Cavarzere ha perso 3-4.000 abitanti in 10 anni, Cona 3.200 — notano per Confindust­ria la referente di Cavarzere Ilaria Turatti e Loredano Grande del Bacino Clodiense — abbiamo bisogno di trovare una nuova forza insieme: unendoci si acquisireb­be una dimensione maggiore e si potrebbe beneficiar­e di una serie di agevolazio­ni dallo Stato». «Attenzione — avverte Tommasi — La Regione è stata chiara nel dire che è inutile fare referen-dum sulle fusioni senza un lungo percorso di partecipa-zione: si rischia una batosta».

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