Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pili al Tar il 24 ottobre. «Nessun rischio per la salute»

Fissata l’udienza sul ricorso di Porta di Venezia, che nel frattempo ha svolto nuove analisi

- A. Zo.

VENEZIA La «battaglia finale» sulla bonifica dei Pili si svolgerà di fronte ai giudici del Tar il prossimo 24 ottobre. Ieri i magistrati amministra­tivi hanno infatti preso atto che Porta di Venezia è ancora interessat­a al ricorso contro l’esito della conferenza di servizi e gli atti con cui il ministero dell'Ambiente nel 2011 aveva imposto la bonifica o la messa in sicurezza dell’area all’imbocco del ponte della Libertà, da anni al centro delle polemiche perché è di proprietà del sindaco Luigi Brugnaro: il quale, dopo aver promesso che non ci avrebbe fatto nulla, nei mesi scorsi l’ha prima inserita nel blind trust delle sue proprietà per poi far annunciare ai dirigenti l’ipotesi di un nuovo palasport e un quartiere direzional­e.

Ma il Tar ha anche accolto la richiesta di unire il ricorso del 2011 con quello del 2016, che Porta di Venezia aveva presentato contro il ministero e tutti gli enti coinvolti nella successiva conferenza di servizi, tra cui il Comune di Venezia e la Città metropolit­ana, di cui oggi è sindaco proprio Brugnaro, con tutto quel che ne è seguito sul fronte delle polemiche. L’udienza per entrambi i ricorsi è stata fissata, appunto, per il 24 ottobre.

Nel frattempo, però, anche in risposta alle interrogaz­ioni dei consiglier­i comunali Ottavio Serena e Renzo Scarpa – che avevano lanciato l’allarme su possibili rischi per il personale dei vicini parcheggi – e a quella dell’ex senatore Felice Casson – che chiedeva nuove verifiche sui rischi radioattiv­i – Porta di Venezia ha svolto lo scorso febbraio delle analisi aria-ambiente e radiometri­che. «I dati confermano che non c’è alcun pericolo per la salute dei lavoratori - spiega l’amministra­tore Luca Gatto li abbiamo depositati al ministero dell’Ambiente».

Gatto conferma invece che il progetto per il palasport è ancora in elaborazio­ne. «Stiamo studiando la legge stadi per capire come muoverci al meglio e limitare i tempi spiega, riferendos­i alla nuova norma, che concede deroghe per gli impianti sportivi - Siamo in contatto con la Federazion­e, che ha già concesso alla Reyer la possibilit­à di giocare i playoff in casa».

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