Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Venti chili di pesce abusivo sequestrato dai carabinieri
Venti chili di pesce pronti per essere venduti senza, però, l’autorizzazione sanitaria. Venti chili tra orate e branzini sfilettati che, anziché sulle tavole dei cittadini e dei ristoranti, sono finiti sotto sequestro. I carabinieri li hanno requisiti a un commerciante chioggiotto nei giorni scorsi, durante un servizio mirato alla prevenzione e alla repressione delle violazioni in materia di pesca e di commercializzazione dei prodotti ittici al mercato della città clodiense. Il venditore, al momento del controllo dei carabinieri, non è stato in grado di fornire la documentazione che attesta la necessaria registrazione sanitaria dei prodotti ittici, come disposto dai regolamenti dell’Unione Europea per tutelare la sicurezza del pesce. L’uomo è stato sanzionato con una multa di tremila euro e il pesce è stato smaltito dopo il sequestro.Il chioggiotto non è stato l’unico a finire nei guai negli ultimi giorni. Un altro commerciante della stessa città ha dovuto pagare una sanzione di 1.500 euro perché al momento delle verifiche dei militari stava vendendo, al mercato ittico di Chioggia, circa quattro chili di granchio senza alcun documento che ne attestasse la provenienza. Il pesce anche in questo caso è stato posto sotto sequestro per il successivo smaltimento. I controlli dei carabinieri proseguiranno anche nelle prossime settimane contro la pesca e la commercializzazione abusiva.