Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Segregati residenti e visitatori Disneyland meglio organizzata»
La notizia ha fatto il giro del VENEZIA mondo: «Venezia pronta a mandare indietro i turisti, se ne arrivano troppi», scrive il Washington Post. «Installati varchi temporanei in caso di presenze eccessive, la laguna si prepara a quattro giorni di misure straordinarie - continua l’articolo - I turisti ormai superano il numero dei residenti di Venezia e le strette calli diventano intransitabili». Più duri e al contempo imprecisi i toni del Telegraph, «Venezia mette in campo misure senza precedenti di controllo dei flussi, i turisti saranno separati dai residenti». E ancora: «I visitatori che cercheranno di raggiungere San Marco e Rialto, saranno deviati su percorsi per soli visitatori, lontano dagli abitanti sofferenti che da anni lamentano che le loro vite sono diventate miserevoli per colpa dell’invasione turistica». Il Mirror usa il termine «segregate», si badi bene però in inglese segregare indica «separare» ma, come in italiano, sottende un accezione negativa. «Venezia è vista come una città che può offrire una visita tranquilla e romantica con i suoi panorami mozzafiato e canali pittoreschi ma la realtà - scrive il giornale - è che le folle di turisti la congestionano e per questo il Comune ha deciso di “segregare” residenti e visitatori». Il Times: «Disneyland è meglio organizzata, perché non aprire di sera la Basilica di San Marco? O farne pagare gli accessi nelle ore di punta e promuovere visite tra le 6 e le 10 di mattina?».