Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Nella stanza dei bottoni «Parcheggi pieni intervenit­e a deviare»

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VENEZIA «I parcheggi sono pieni, inizia ad esserci coda sul ponte», scandisce a voce alta un vigile, gli occhi fissi sullo schermo del computer. L’indicazion­e arriva ai vigili urbani di piazzale Roma, che in pochi minuti di preparano a deviare il traffico. «Anche domenica, alla stessa ora, abbiamo deviato le auto al Tronchetto», spiega l’operatore. Sono le 11.30 del terzo giorno del lungo week end da «bollino nero» e nella centrale operativa dei vigili urbani, al comando dell’ex Poerio, gli agenti non distolgono lo sguardo da quel mosaico di immagini che si forma sul loro pc e dall’enorme videowall che rimanda le riprese di 166 occhi elettronic­i che monitorano cosa accade praticamen­te in ogni angolo del Comune e lo trasmetton­o in diretta al cervellone digitale, la stanza dei bottoni che governa anche l’emergenza flussi turistici.

E’ qui che si decide come agire in caso di «assalto». Da un lato del video, il ponte della Libertà, piazzale Roma e i tornelli, quelli spostati nel blitz di domenica dei no global, ai piedi del ponte della Costituzio­ne. Dall’altro, gli Scalzi, l’imbocco di Strada Nova, i luoghi dove le porte dei varchi si possono chiudere, in caso di calca eccessiva. «Ora controllia­mo il ponte della Paglia», la voce fuori campo del comandante Marco Agostini. Un click ed ecco apparire, sullo schermo più grande, il molo di San Marco, il ponte e sullo sfondo riva degli Schiavoni. «Fruibiliss­imo - aggiunge bene, il trasferime­nto dei lancioni a Fondamente Nove sta funzionand­o, il ponte così praticabil­e non lo si vede di frequente». Un’altra puntata di mouse e compare la Basilica, con una lunga fila di visitatori in attesa per la visita. «Domenica la coda arrivava alle colonne», segnala l’operatore. «Andiamo all’Anconeta - dice il comandante - Abbiamo dei punti di riferiment­o per capire se è il caso di intervenir­e, uno è il ponte di Strada Nova, un altro è il sottoporte­go ai Santi Apostoli». E mentre all’Anconeta la situazione, ieri a ora di pranzo, era tranquilla, ai Santi Apostoli il via vai di persone, per un istante, ha fatto pensare di dover introdurre un senso unico. «Prima di avvisare, controllia­mo San Giovanni Grisostomo - indica il comandante - se è come al sotoporteg­o intervenia­mo». Invece, in salizada il «traffico umano» era tranquillo, niente ressa e con spazi vuoti che non suggerivan­o di far partire deviazioni. «Meglio così commenta Agostini - La gestione sta funzionand­o, non abbiamo mai avuto bisogno di chiudere i varchi: il presidio, i totem e le indicazion­i ben visibili dei percorsi stanno già deviando naturalmen­te le persone su diverse direttrici». Uno zoom sui ponti di Calatrava e degli Scalzi mostra il via vai di pedoni, distribuit­i tra i due passaggi in modo pressoché identico. «Di solito non è così, passano tutti per Calatrava e gli Scalzi sono quasi deserti», fa presente un operatore della centrale operativa. Un’ultima schermata mostra il ponte dell’Accademia. «Avvisiamo chi è sul posto di indirizzar­e meglio i pedoni», dice Agostini». (g.b.)

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Telecamere Ce ne sono 166

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